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Mobilità sostenibile, a Udine poche auto ecologiche

Mentre riprende a crescere il numero di auto a gas nelle 50 città considerate dal rapporto Euromobility, il capoluogo friulano si posiziona in coda alla classifica assieme a Trieste e Aosta

Quattordicesima nella classifica generale, Udine è a metà strada, tra virtuosismi e imperfezioni. Per quel che riguarda il numero di automobili ogni 100 abitanti, ad esempio ha un indice in diminuzione, ma è sopra la media (61,6 veicoli per abitante). Invece,  rispetto a Livorno, che ha il negativo primato di essere la città con il maggior numero di ciclomotori e motocicli (oltre 25 ogni 100 abitanti) Udine si posiziona in testa alla classifica (poco meno di 10 per 100 abitanti). Ad affermarlo il settimo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il contributo e il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.
Il capoluogo friulano si dondola fra la virtù e il peccato, infatti, in beffa al dato positivo per numero di automobili, si posiziona malissimo per quel che riguarda le due ruote più inquinanti: penultima per veicoli a gas, appena sopra il 2% infatti,  precede solo Trieste.

Per quel che riguarda la qualità dell’aria, Udine è la tredicesima in classifica e non ha superato i limiti di PM10 consentiti dalla Legge per oltre i 35 giorni. Rispetto alla città più "eco-mobile" d'Italia, invece il capoluogo ligure si colloca in coda alla classifica. Infatti, se Venezia sale sul podio perché possiede la più estesa area pedonale (anche per ragioni ‘fisiologiche’) Udine si piazza al ventinovesimo posto.

La nostra città non è messa malissimo anche per quel riguarda il trasporto pubblico: è ventesima, per numero di passeggeri trasportati per abitante, in questo caso intorno ai 100, ma è terzultima per quel che riguarda le zone a traffico limitato (ZTL).
Male invece per il bike sharing: circa 477 iscritti al servizio, mentre a Torino (prima in classifica) sono 18.000. Inoltre in confronto alle città emiliane di Modena, Reggio Emilia e Ferrara che offrono il maggior numero di km di corsie ciclabili per abitante, Genova è ultima, quasi zero percorsi per i ciclisti.

In generale dati positivi si possono riscontrare su tutta la Penisola come ha affermato Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility: "Questo settimo Rapporto segnala che finalmente inizia a ridursi il tasso di motorizzazione, aumentano i veicoli a basso impatto in uso dai Comuni e dalle loro aziende e riprende anche la crescita del numero di auto a metano e gpl, che raggiungono il 7.5% del parco nazionale circolante”. Una ragione in più perché Udine migliori.

Bertuccio sottolinea che il Rapporto purtroppo “conferma, purtroppo, che ai servizi innovativi credono più i cittadini che i loro amministratori: se il bike sharing mostra una crescita a due cifre percentuali sia di utenti sia di biciclette, al car sharing si rivolgono sempre più cittadini ma le automobili diminuiscono del 2.4%”.

Anche il Presidente Riccardo Canesi non fa salti di gioia, ma anzi bacchetta le amministrazioni “che dimostrano ancora di non aver compreso appieno quanto faccia bene alla salute delle città e a quella dei cittadini la mobilità attiva, l’uso cioè dei propri piedi e della bicicletta per gli spostamenti quotidiani. I percorsi in città sono ancora troppo poco sicuri e l’impegno sul piano culturale è scarso o addirittura assente”.

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