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Odissea sui treni della regione. Un pendolare scrive a Trenitalia

Il servizio ferroviario della nostra regione descritto da un pendolare della tratta Udine-Trieste: rincari, cambi di orario, inconvenienti, vagoni rotti, scomodi e in condizioni pessime. Una lettera-appello che un nostro lettore ha direttamente spedito alla società che gestisce il trasporto dei passeggeri

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata a Trenitalia da un nostro gentile lettore.

Sono un pendolare sulla linea Trieste-Udine dal 2008.
Sebbene in questi 7 anni (nei quali si è peraltro registrato un aumento del biglietto del 29%) non siano mancati i disagi (ritardi, soppressioni, completi blackout - vedi gelate invernali -, ecc) ritengo il servizio fornito abbastanza buono.
L'aspetto positivo era sicuramente legato alla presenza dei treni "minuetto", che sebbene dotati di capienza ridotta, risultano confortevoli, silenziosi, dotati di sistema di climatizzazione (quasi) sempre funzionante e con accessori molto utili (prese elettriche, tavolini).
Con l'introduzione del nuovo orario cadenzato, si è assistito purtroppo alla scomparsa di questi treni, perlomeno nella mia fascia di utilizzo (generalmente treno 6014 Ts-Ud ore 7:50, e treno 6041 Ud-Ts ore 17:08), sostituiti da materiale inqualificabile.
Come ben saprete si tratta di treni risalenti a diversi decenni fa, che stento a credere possano viaggiare in sicurezza nel rispetto delle norme.
Esternamente si presentano con evidenti strati di ruggine e parti staccate o addirittura mancanti di carrozzeria; internamente dai finestrini ormai privi di guarnizione entrano continui spifferi, il rumore è spesso insostenibile, anche perchè le porte fra i vagoni o si chiudono male o vengono bloccate in posizione aperta con fascette plastiche onde evitare che scorrano liberamente (e pericolosamente).
E' inoltre praticamente impossibile sedersi in più di due persone nei sedili da 4, in quanto troppo ravvicinati.
Abbiamo tutti seguito le incredibili vicende dei treni CAF spagnoli sulle quali non mi dilungo, ma se non erano disponibili sufficienti mezzi per coprire il nuovo orario, forse sarebbe stato più opportuno rimandare l'avvio del nuovo orario.

Colgo l'occasione anche per esprimere le mie perplessità in merito proprio al nuovo orario, in particolare per le partenze pomeridiane da Udine verso Trieste. dalle 16 alle 19, tralasciando i treni che fanno tutte le fermate, ci sono 2 treni ogni ora. Peccato che invece che essere spalmati ogni mezz'ora, partono quasi simultaneamente (16:56-17:08, 17:56-18:01,18:56-19:01).
E' vero che i due treni viaggiano su diverse linee (Cormons-Gorizia-Sagrado e Palmanova-Cervignano), ma sostanzialmente per andare a Monfalcone o Trieste si hanno a disposizione 2 treni a distanza di pochi minuti e poi è comunque necessario attendere un'ora. Non vedo la difficoltà (nella mia limitata visione soggettiva, certo) di spostare di 20-30 min i treni via Palmanova, che sono indipendenti dalle linee del Veneto (come tra l'altro succedeva prima dell'orario cadenzato).

Infine suggerisco l'istituzione di "bonus" per i possessori di abbonamenti mensili/annuali in occasione di episodi come quello di ieri 5 giugno di soppressione di un treno (6014 ore 07:50) o di particolari disagi, che possano essere cumulati e poi ritirati sotto forma di scontistica in fase di rinnovo dell'abbonamento.
E' infatti sconfortante aver appena sborsato 999€ per l'annualità e dovermi accomodare in stazione in attesa del treno successivo, senza nemmeno aver diritto ad un simbolico caffè (l'opzione treno per Venezia e cambio a Cervignano con bus sostitutivo, senza un orario di arrivo definito, appare quantomeno avventurosa).

Certo di un cortese riscontro, porgo cordiali saluti

A. F. (lettera firmata)
ps: Allego qualche foto (in allegato) del prestante materiale messoci gentilmente a disposizione (peraltro nemmeno dei peggiori.

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