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Ha un'ala d'angelo recuperata nel terremoto del '76, la scultura che celebra la lotta contro il Coronavirus

L'opera si intitola "Il male sconfitto" ed è stata realizzata dall'artista udinese Roberto Milan durante il lockdown del 2020. Sarà esposta nel padiglione 15 dell'ospedale di Udine

Un totem che simboleggia la vittoria del bene sul male, della scienza sulla malattia, della medicina sul Coronavirus. Una battaglia che stiamo ancora combattendo. E che la scultura di Robetto Milan simboleggia perfettamente grazie ai suoi riferimenti ancestrali. Questa opera d'arte, dal titolo "Il male sconfitto", potrà essere ammirata nel padiglione 15 dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Grazie alla donazione all’Asufc da parte di Danieli & Co Officine Meccaniche, Calligaris e Ferriere Nord. La scultura è stata realizzata dall'artista nel 2020 durante il lockdown, per ricordare la lotta contro il coronavirus.

presentazione della scultura di Roberto Milan

L'opera

Il totem è realizzato in legno massello di tiglio, con un'altezza totale, base compresa, di 3 metri, montata su una struttura con pilastri in ferro ricoperta da un rivestimento in legno laccato di colore nero opaco. Il peso totale di 160 chilogrammi.

Scultura "Il male sconfitto" di Roberto Milan

La scultura si compone di due elementi uniti in linea verticale. Sul lato sinistro del primo elemento c'è un simbolo di forza: troviamo inserita un'ala in essenza di cedro del Libano, un legno considerato sacro. Quest'ala è stata recuperata tra le macerie del terremoto del '76 ed apparteneva ad un angelo, probabilmente del 1700. L'ispirazione è San Michele Arcangelo, vincitore della lotta del bene contro il male. "Ci riporta con il pensiero al momento attuale che stiamo vivendo" afferma lo stesso artista. Da qui  scende un canale di colore bianco, simbolo di sacralità e purezza. Mentre, nella parte interna, sono incastonati dieci tondini azzurri in vetro di Murano. "Questi elementi stanno a simboleggiare la speranza, la ricerca, la medicina" ci racconta Milan.  Sul lato destro c'è, invece, un corno rosso in vetro di Murano che rappresenta il Coronavirus. Da qui scende una scanalatura, anch'essa di colore rosso. Questa parte del totem si sta incurvando, come se stesse "cominciando a cadere, si schioda come si vede dai chiodi in acciaio forgiato, che spuntano dalla parte interna". Come ad indicare la caduta del male, la prospettiva di una vittoria della scienza e della medicina su questo virus "che tanti, troppi danni ha fatto - conclude Roberto Milan -. Questa scultura rappresenta per me un momento catartico. L'ho realizzata durante il lockdown del 2020, riuscendo a canalizzare le mie emozioni e le mie sensazioni in questo lavoro che, ora, spero possa dare speranza a chi la vedrà esposta all'ospedale di Udine".
 

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