rotate-mobile
social

Andar per funghi: regole, importi da pagare e la prova orale, ecco cosa serve in regione

Dopo le piogge e le recenti giornate di sole è arrivato un buon momento per andare a raccogliere funghi nei boschi. Attenzione alle regole però, perché non basta armarsi di cestino e partire

Se è vero si possono trovare lungo tutta l'estate, ma non solo, settembre è per antonomasia il mese dei funghi. I porcini di ogni genere sbocciano ovunque, così come le russole, i cantarelli e gli steccherini. Dalla fine del mese è inoltre possibile cominciare a reperire i sanguinelli nelle pinete o nelle abetaie.

Uno dei funghi più diffusi in tutto il Friuli Venezia Giulia, rintracciabile anche in zona collinare, è poi il conosciutissimo chiodino (Armillariella Mellea). Questo fungo va pre-bollito per un paio di minuti; l'acqua va buttata e poi può essere cotto trifolato. Infatti da crudo presenta alcune tossine.

Ecco che allora gli appassionati iniziano le loro passeggiate per raccoglierne quanti più possibile. Già, perché grazie alle piogge intervallate dal sole e caldo dei giorni scorsi la stagione dei funghi sta iniziando a correre. Ma si possono raccogliere come e quanti funghi si vuole? In Friuli Venezia Giulia no. Vediamo le regole in vigore.

Cosa serve in Friuli Venezia Giulia

Ma si può tranquillamente "andar per funghi”, come dicono gli appassionati, senza bisogno di nulla? In realtà no. La legge in vigore in Friuli Venezia Giulia, modificata nel 2020, infatti, prevede il versamento di un corrispettivo annuale da pagare per poter raccogliere i funghi nel boschi della regione. Ma non solo, perché sul territoriale regionale serve anche un'autorizzazione alla raccolta e il pagamento di un bollettino. Per fini turistici, invece, basterà pagare. La norma del Friuli Venezia Giulia prevede infatti che “per finalità di carattere essenzialmente turistico è consentito ai residenti e non residenti in regione di esercitare la raccolta funghi senza autorizzazione e per periodi di massimo cinque giorni all'anno”. Ma attenzione, come ricordato servirà in questo caso comunque copia del versamento. E anche qui non è sempre vero, perché, ci sono dei casi in cui sarà possibile esimersi, a determinate condizioni, dal pagamento. Ma andiamo con ordine.

L'autorizzazione alla raccolta e la "prova orale"

L’autorizzazione alla raccolta ha validità permanente su tutto il territorio regionale ed è rilasciata dalle Comunità di Montagna e dagli Enti di Decentramento Regionale alle persone che:

  • abbiano compiuto 16 anni;
  • abbiano superato la prova orale presso gli Ispettorati micologici regionali istituiti presso le Aziende sanitarie.

La domanda per il rilascio dell’autorizzazione va presentata, corredata del certificato di superamento della prova orale, alle Comunità di Montagna o agli Enti di Decentramento Regionale di riferimento in base alla residenza del richiedente; i non residenti in regione possono presentare la domanda a qualsiasi Comunità o Ente.

La prova orale sarà organizzata dagli Ispettorati micologici regionali sulla base della presentazione di una domanda da parte dei richiedenti, senza oneri a carico degli stessi.

L’autorizzazione alla raccolta è rilasciata senza il superamento della prova orale:

  • ai micologi in possesso dell’attestato rilasciato ai sensi del Decreto del Ministero della Sanità 686/1996;
  • ai possessori di autorizzazione alla raccolta, comunque denominata, rilasciata ai sensi della normativa vigente in altre regioni della Repubblica Italiana e subordinata al superamento di una prova.

Il pagamento del contributo annuale

L'importo del contributo da pagare è uguale per i residenti e i non residenti in regione Fvg e tutti possono pagare il contributo a favore di una o più Comunità o Ente. In tutti i casi l'interessato, durante la raccolta, deve portare con sé: l’autorizzazione alla raccolta, la ricevuta del versamento e un documento di identità in corso di validità.

La raccolta dei funghi in ogni caso è consentita nel limite di tre chilogrammi al giorno pro capite.
Per il 2022 il contributo da versare è stabilito dalla Delibera della Giunta Regionale n. 192 del 11 febbraio 2022. In sintesi:

  • 60 euro per tutto il territorio regionale;
  • 25 euro per ciascuna Comunità di Montagna;
  • 20 euro per ciascun Ente di Decentramento Regionale;
  • 10 euro per i permessi turistici giornalieri

La raccolta per fini turistici

Al fine di incrementare l’offerta turistica, la raccolta dei funghi è consentita entro l’area di ogni Comunità di Montagna ai residenti o non residenti in regione che non sono in possesso dell’autorizzazione alla raccolta purché:

  • abbiano compiuto 16 anni;
  • siano in possesso della ricevuta del versamento alla Comunità di Montagna del contributo giornaliero di 10 euro.

Entro l’area territoriale di ciascun Ente di Decentramento Regionale o Comunità di Montagna, la raccolta dei funghi è consentita anche ai residenti o non residenti in regione senza il versamento del contributo giornaliero purché

  • abbiano inviato alla Comunità di Montagna di competenza preventiva comunicazione utilizzando il modello di dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • pernottino per almeno tre notti consecutive in una delle strutture recettive turistiche di cui all’articolo 21 della Legge regionale n.21 del 9 dicembre 2016
  • siano in possesso di uno dei seguenti requisiti: essere associati a un Gruppo o a un’Associazione micologica; essere in possesso dell’autorizzazione alla raccolta o di altra autorizzazione alla raccolta, rilasciata in altre regioni italiane.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Andar per funghi: regole, importi da pagare e la prova orale, ecco cosa serve in regione

UdineToday è in caricamento