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Martedì, 28 Marzo 2023
Il premio / Martignacco

Willeasy, premio internazionale per la startup made in Friuli sull'accessibilità

Conferito il premio "Book for peace 2022" al progetto Willeasy per il lavoro svolto in favore della cultura dell’inclusione e dell’integrazione, per promuovere un concetto etico di solidarietà, l’inclusione delle persone con disabilità e per le attività sociali

Ogni anno premiano in 5 continenti e in 61 Paesi del mondo le organizzazioni e le persone che si prodigano per favorire la cultura, l’integrazione, la pace, i diritti umani e lo sport a livello mondiale. E quest'anno, per l'edizione 2022, a Roma “Books for peace” ha premiato anche il progetto Willeasy, nato dall'associazione friulana Io ci vado.

A rappresentare il progetto Willeasy durante la premiazione avvenuta lo scorso 10 settembre a Roma nella sede della Regione Lazio, c'erano William Del Negro, presidente e fondatore di Willeasy srl – Startup Innovativa a Vocazione sociale e dell’Aps Io ci vado, assieme alla socia fondatrice Annalisa Noacco e a Marta Grelli, Cmo di Willeasy e delegata al turismo inclusivo per Io ci vado

Dedicata alla tutela e alla protezione dell’infanzia, la sesta edizione del Premio ha ricevuto il Patrocinio di Unicef Italia, della Federazione delle associazioni Unesco Italia e di tre club Unesco (Brasile, Tangeri e Mauritania) e ha visto conferire il prestigioso riconoscimento a più di 50 persone in tutto il mondo. Tra i premiati, Save the Children, ActionAid, Opes Turismo, Abilitychannel, Centro Internazionale di Ricerca Sport e Diritti Umani “Daniele Nardi” e Matteo Cavagnini, Capitano della Nazionale italiana di pallacanestro in carrozzina.

La soddisfazione per il premio

«Siamo veramente orgogliosi – commenta William Del Negro – di questo importante riconoscimento. Il progetto Willeasy è nato dall'associazione Io ci vado, da pochi mesi diventata Aps, con lo scopo di avere un forte impatto sociale e semplificare la vita delle persone che ogni giorno si trovano in difficoltà per la mancanza di informazioni oggettive di accessibilità sui luoghi, strutture ed eventi. Lo stiamo portando avanti ed è stato possibile realizzarlo grazie anche alla nascita dell'omonima Startup a Vocazione Sociale Willeasy srl, che si sta occupando di tutta la parte tecnologica del progetto. Il nome “Io ci vado” rappresenta ciò che, secondo noi, tutte le persone dovrebbero poter dire e racchiude tre concetti fondamentali non sempre scontati nella vita quotidiana di chi ha una disabilità o delle esigenze specifiche di accessibilità: poter andare, poter scegliere dove andare, voler andare.

Ci sono molte persone che, purtroppo, escono lo stretto necessario dalle proprie mura domestiche rinunciando ad andare in vacanza e a fare delle esperienze piacevoli nel quotidiano per paura di sentirsi come un pesce fuor d’acqua a causa delle proprie necessità di accessibilità. Il motivo è non sapere, prima di recarsi sul posto, se un luogo può essere adatto o meno ad esse. Esistono, infatti, informazioni relative ai luoghi che, se verificate, precise, oggettive e accessibili, per molte persone possono fare la differenza.

Le varie tipologie di disabilità, l'età, le necessità o le scelte di tipo alimentare così come il fatto di avere dei bambini e delle bambine piccole comporta avere determinate esigenze che, se non soddisfatte, rendono la vita delle persone più difficile. Il progetto Willeasy vuole permettere a tutte e tutti di muoversi con consapevolezza e serenità, raccogliendo e mettendo a disposizione i dati sull'accessibilità di luoghi, strutture ed eventi. 

Il mio sogno e obiettivo è che Io ci vado e Willeasy possano crescere come un ecosistema in cui tutte le persone, le associazioni e le aziende che ne condividono gli ideali e i valori possano farne parte attivamente».

(in foto: Books for Peace 2022_Premiazione Willeasy_Antonio Imeneo, William Del Negro, Annalisa Noacco, Marta Grelli, Alessandro Marchetti)

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