La caccia al tesoro mondiale che dura da vent'anni è anche a Udine
Il geocaching è un movimento mondiale nato alla fine del XX secolo: migliaia di bussoloti sono nascosti in diversi luoghi da cercare con il Gps per scoprire le città
Non è certo una novità, ma non per questo tutte le persone ne sono a conoscenza. Si tratta del geocaching, una sorta di gigantesca caccia al tesoro mondiale che ha iniziato a diffondersi alla fine del XX secolo. Inizialmente, i partecipanti che visitavano nuovi paesi usavano un ricevitore Gps per nascondere e trovare dei piccoli contenitori di differenti tipologie e diverse dimensioni, i "geocache" o "cache". Si tratta di contenitori impermeabili che contengono un registro con le firme di chi l'ha trovato fino a quel momento, ma anche piccoli oggetti che, una volta trovati, vengono riposizionati nello stesso posto, per fare continuare la ricerca.
Anche Udine e il Friuli Venezia Giulia fanno da tanto parte di questa grande caccia al tesoro mondiale che negli anni ha sempre di più rappresentato un modo non solo per divertirsi viaggiando, ma anche per conoscere in modo diverso le città e i paesi visitati. Da tempo è stata sviluppata una app che consente di registrare i ritrovamenti: fondamentale, affinché questa "caccia al tesoro" funzioni, è che i contenitori non siamo immediatamente visibili e che, quindi, rimangano nascosti alle persone "non addette". Il divertimento, infatti, una volta individuato il luogo dove potrebbero essere nascosti i cache, è cercare negli anfratti più improbabili e fare in modo che i nascondigli poi rimangano tali, affinché il gioco possa continuare anche per le altre persone.