Scherma in lingua inglese, nuova opportunità all'Asu
La società ha deciso di proporre un corso per bambini dagli 8 ai 12 anni anche principianti assoluti. Pesce "un modo alternativo e divertente per allenare non solo il corpo ma anche l'orecchio comunicando con il nuovo tecnico Fritz Gutierrez solo in inglese"
Un corso di scherma esclusivamente in lingua inglese. Questa la nuova proposta dell'Asu. Il corso si terrà un solo giorno a settimana, il
giovedì, dalle 16 e 30 alle 17 e 30. Ed è rivolto a bambine e bambini di età compresa fra gli 8 e 12 anni, anche principianti assoluti.
"Abbiamo pensato di proporre questa nuova attività perché, da questo anno sportivo, è entrato a far parte di team Asu anche il tecnico Fritz Gutierrez - ha spiegato il vice presidente dell’Asu, Filippo Pesce - . Si tratterà di allenare, in modo alternativo e divertente, sia fisico, sia “l’orecchio” dei ragazzi che si troveranno immersi, per un’ora la settimana, in un contesto nel quale potranno comunicare con un insegnante solamente attraverso l’inglese". Gutierrez ha commentato: "Sono davvero molto entusiasta di iniziare questo corso di scherma in inglese. Non solo per me, ma per tutti coloro che vorranno migliorare e praticare la comunicazione in lingua anche praticando scherma. La decisione di proporre questa attività – ha precisato il tecnico - nasce dal desiderio di aumentare le capacità di bambine e bambini proprio attraverso l'utilizzo “obbligato” della lingua, il tutto imparando a tirare e, ovviamente, divertendosi! Quando inizieremo il programma ci saranno senz'altro dei cambiamenti in corsa, proprio per poterci adeguare al livello di tutti".
Da sinistra il direttore generale Asu Nicola Di Benedetto, Fritz Gutierrez, il vice presidente Asu Filippo Pesce
Chi è il nuovo tecnico
Il nuovo tecnico, in forza all’Asu dalla stagione sportiva in corso, allena da 13 anni, prima nelle Filippine, suo Paese d’origine, poi a Singapore, dove ha scelto di trasferirsi, nel 2012, proprio per migliorare le sue capacità di insegnante. Nel 2015, rientrato in patria, ha aperto una sua scuola di scherma che ha “sfornato” diversi atleti della squadra nazionale, in tutte le armi. Continua ancora a viaggiare per accrescere la sua formazione professionale e apprendere sempre nuovi stili di allenamento. Per il maestro filippino "quella a Udine è una grande sfida per la mia carriera. Nonostante la lingua diversa, l'incontro con la squadra e gli schermidori mi ha aperto la mente. Vedo nelle ragazze e nei ragazzi ottimi margini di miglioramento e, come già fatto in questi mesi, sono pronto a dare il mio contributo tecnico per aiutarli a crescere".