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Il 5 gennaio / Malborghetto Valbruna

La leggenda della Pechtra Baba, chi è lo spirito malvagio che spaventa la Valcanale

La tradizione vuole che, alla vigilia dell'Epifania, i ragazzi dei paesi suonino campanacci e pentole per scacciare la Pechtra Baba, una sorta di Befana in passato molto temuta per l'influsso negativo che poteva avere sulla produzione agricola

È la vigilia dell’Epifania, poco prima dell'arrivo dei Re Magi.  Un cupo frastuono di campanacci echeggia nelle vie dei borghi della Valcanale. È la cacciata della Pechtra Baba, uno spirito malvagio, simile a una Befana, che in passato era molto temuto per l’influsso negativo che poteva avere sulla produzione agraria.

L’onere di allontanare la Pechtra spetta ai bambini, che con il candore della loro anima possono far fronte alla negatività dell’essere nefasto. Lo strumento per la caccia è il rumore, quello assordante dei coperchi di pentola battuti gli uni sugli altri e quello dei batacchi delle campane scosse da ragazzini che, lanciati in corse sfrenate, cercano di portare la Pechtra fuori dai confini del loro paese.  Dopo aver suonato campanacci e sbattuto pentole, i bambini e i ragazzi un tempo bussavano alle porte delle case per ricevere pere secche, mele, fave e noccioline. Il giorno dopo, 6 gennaio, le campane utilizzate durante la corsa venivano portate in soffitta o nel fienile e appese al collo delle mucche a scopo scaramantico.
 

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