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birraio dell'anno / Sutrio

Una friulana tra le migliori birre emergenti d'Italia

Non solo di vino vive il Friuli Venezia Giulia: cresce sempre di più la produzione di birra artigianale. Terzo tra i migliori emergenti d'Italia nel premio "Birraio dell'Anno 2021" è il birrificio Bondai di Sutrio

Hanno appena festeggiato due anni di vita e sì, sono nati proprio durante la pandemia. Non un inizio facile, per un'impresa artigianale, eppure il coraggio e la qualità sono stati immediatamente premiati: parliamo del birrificio Bondai di Sutrio che a gennaio è stato premiato come terzo miglior birrificio emergente d'Italia. Il premio è lo storico "Birraio dell'anno" di Fermento Birra, un network composto da siti e servizi dedicati al mondo della birra di qualità.

Il premio

"C’è sempre molto interesse attorno al Birraio Emergente, premio inserito all’interno del contest Birraio dell’Anno che riconosce il produttore con meno di due anni di attività alle spalle. Da una parte questo riconoscimento permette di valutare il ricambio generazionale e quindi il valore delle nuove leve, dall’altra ci permette di intuire alcune tendenze sul gusto e la filosofia produttiva che contraddistingue i produttori in ascesa", si legge nel sito del premio. 

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"Dal palco del teatro del TuscanyHall il verdetto è stato chiaro: il premio Birraio Emergente 2021 va a Lorenzo Beghelli del birrificio Muttnik di Pavia. Seguono Eva Pagani e Nicola Lunardi del birrificio Busa dei Briganti di Cinto Euganeo (PD), Luca Dalla Torre del birrificio Bondai di Sutrio (UD), Francesco Goretta del birrificio Malcantone di Ozzano dell’Emilia (BO) e Daniele Menin del birrificio Torre Mozza di Rovigo. Un bel quintetto quello presente a Firenze, che da un punto di vista della filosofia produttiva sembra mettere in discussione la dittatura delle IPA, considerata anche la quota di birre molto tradizionali inglesi, belghe, tedesche presentata durante la due giorni del festival. Forse un caso, ma forse il messaggio nascosto che la varietà delle birre proposte dai nostri bravi artigiani continuerà a crescere e a essere meno luppolo-dipendente".

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Luca Dalla Torre si definisce "trevigiano d’origine e carnico d’adozione". Sul sito di Bondai si legge che ha scoperto il mondo della birra in Australia nel 2006.
"Scopre anche che per continuare a bere la Cooper’s verde, esiste un kit che spedisce in Italia…la birra fa schifo ma resta la curiosità di imparare come fare per migliorarla e si innamora definitivamente di questo mondo. Quindi dai kit, passa all’ “all grain” e non smette più di cercare di migliorarsi. Si iscrive al corso del prof. Buiatti all’Università di Udine e partecipa a numerosi concorsi regionali e nazionali per imparare e confrontarsi con il maggior numero di persone". Al suo fianco Arianna, che si occupa della parte burocratica ed amministrativa. 

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