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Alla scoperta della storia di Udine grazie all'apertura al pubblico dei depositi del Castello

È stata aperta una nuova sezione archeologica del Civici Musei. Previste visite guidate per conoscere le origini del colle e della città

Aperti al pubblico i depositi situati sotto i Civici Musei nell'ala est. Potranno esser visti solo su appuntamento con apposite visite guidate. Un’operazione nata dalla volontà di raccontare la storia di Udine, coordinata dal Museo Archeologico di Udine, che vuole restituire alla collettività la lunga storia della città. Si tratta di complesso progetto di archeologia Urbana.

Le mura e il colle

La storia della città si svela da ciò che rimane delle mura che si trovano sotto l'ala est del Castello di Udine. Una città fortificata con nucleo centrale il colle. Studi recenti hanno evidenziato la natura artificiale di quest'ultimo. Si tratta del tumulo artificiale più grande d'Europa, creato dall'uomo più di 3 mila e 500 anni fa, ancora ignoti i motivi.

Il colle del Castello di Udine è un enigma per gli archeologi

Attraverso la visita guidata ai depositi si potranno scoprire, attraverso i materiali archeologici, ulteriori dettagli della millenaria storia della città. Con l’apertura di questa sezione espositiva si conclude un percorso che parte da questa sezione ed espone i materiali archeologici dalla Protostoria al Rinascimento.

Le visite

In una prima fase sarà possibile visitare l’esposizione dei materiali che sono stati oggetto di studio nell’ambito del progetto “Archeologia Urbana a Udine”. Dopo oltre 250 anni dal rinvenimento dei primi reperti a Udine e grazie agli scavi degli ultimi trent’anni, sarà possibile delineare il quadro evolutivo della città attraverso i materiali archeologici più antichi con i reperti protostorici rinvenuti in via Mercatovecchio, in piazza Primo Maggio e sul colle del Castello, per passare alle fasi romane e altomedievali, sino alla ricchissima documentazione rinascimentale e basso medievale con i contesti di piazza I maggio, Palazzo Ottelio, Casa della Confraternita, piazza Venerio e via Brenari.

Scheletri ritrovati negli scavi per la realizzazione dell'ascensore del Castello

Successivamente ci sarà l’opportunità di vedere le strutture precedenti alla costruzione dell’attuale edificio del XVI secolo, probabilmente risalenti all’epoca tardoromana-altomedievale (VI-X sec. d.C.), e molti dei reperti archeologici che per ragioni di spazio non hanno trovato la giusta collocazione nelle sale permanenti.

civici musei deposoti 2

Il volume

Ad accompagnare l’esposizione, a marzo sarà presentato il volume monografico dedicato all’archeologia del colle del Castello di Udine realizzato da Paola Visentini, responsabile del Museo Archeologico, che ha sottolineato sia dell'importanza di aver reso accessibili i depositi al pubblico, "uno spazio dinamico a diretto contatto con il materiale e i luoghi che raccontano gli strati della storia", sia il grande lavoro svolto per ricostruire la storia degli scavi  effettuati negli anni settanta che erano rimasti inediti. "Un percorso sorprendente se si considera che i primi scavi sul colle risalgono addirittura al ‘700" ha concluso Visentini.

Come fare

L’area espositiva, arricchita da un video multimediale realizzato da Micaela Piorico, sarà visitabile su prenotazione e con la guida di operatori specializzati.

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