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Tre studenti friulani tra i finalisti delle Olimpiadi della Fisica

Dal 20 al 23 aprile, a Senigallia, i tre ragazzi parteciperanno alla gara nazionale conclusiva. L'assessore Callari sottolinea l'assenza di ragazze tra i migliori spronandole a fare meglio in futuro

A vincere la finale regionale della 36ma edizione delle Olimpiadi di Fisica sono stati Francesco Cerroni del Malignani di Udine, Michele Agosti del liceo classico Stellini di Udine e Luca Dal Maso del liceo Grigoletti di Pordenone. I giovanissimi talenti si sono sfidati a Gorizia e si sono conquistati un posto per la gara nazionale, in programma a Senigallia dal 20 al 23 aprile.

Oltre ai tre ragazzi che hanno conquistato la fascia oro e che di diritto parteciperanno alle nazionali, sono stati premiati altri studenti, alcuni di varie scuole udinesi. In fascia argento Michele Bertoli del liceo scientifico Marinelli e in fascia bronzo hanno vinto Filippo Battello e Jadu Vidoni del liceo Copernico e Marco Peselli del comprensivo Bassa friulana. Per ogni provincia è stato premiato il miglior studente della regione: Francesco Cerroni  per Udine, Alberto Englaro per Gorizia, Luca Dal Maso per Pordenone e Nicholas Radovanovich per Trieste.

"Mi congratulo con questi ragazzi - ha affermato l'assessore regionale al Patrimonio e Sistemi informativi Sebastiano Callari alla cerimonia di premiazione che si è svolta oggi - perché si sono misurati brillantemente su quesiti di un'area del sapere così affascinante e importante come la fisica, in un certo senso la materia che meglio esalta la curiosità dell'ingegno umano. Mi auguro che continuino ad appassionarsi e possano contribuire al cammino della ricerca e dell'innovazione. La pandemia, oltre a comportare tante privazioni, è stata anche - ha aggiunto l'assessore - un'occasione per misurarci con un'idea di futuro nuovo, in cui la ricerca dovrà avere un ruolo sempre più determinante".

Commentando il fatto che nessuna delle ragazze partecipanti si sia distinta nella materia, l’assessore ha detto: "La grande scienziata Margherita Hack soleva rilevare, del resto, che la prima fisica della storia era proprio una donna: Eva, simbolo della curiosità degli esseri umani che vogliono conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, rifiutando l'insegnamento calato dall'alto. L'invito a tutte le studentesse è di farsi guidare dall'esempio di questa grande scienziata e misurarsi sempre con convinzione e coraggio".
 

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