La denuncia: "Scuola pubblica lontana anni luce dalle esigenze dei genitori lavoratori"
Una mamma si fa portavoce del disagio dei genitori sulla gestione degli orari dei primi giorni di lezioni. La dirigente "Nel caso specifico la scuola è stata ristrutturata quest'estate, dobbiamo attendere informazioni dal Comune per l'accesso agli spazi"
"A Udine i figli dei genitori che lavorano vanno nelle scuole private, perché la scuola pubblica non garantisce orari e frequenze adatte agli impegni di mamma e papà". La denuncia è di Francesca Della Rovere, mamma di B., sei anni, che frequenta la seconda elementare alla scuola primaria Lea D'Orlandi e di A., che inizierà la sua avventura nella scuola dell'infanzia Cosattini. Francesca lamenta, innanzitutto, una carenza di comunicazione da parte dell’istituto comprensivo 3: "A ieri, lunedì 4 settembre, al netto della circolare che indica l'inizio delle lezioni per lunedì 11 settembre, non abbiamo alcuna informazione sugli orari delle lezioni" afferma la donna. Inoltre, pone l'accento anche sulla questione dell'attivazione della mensa: "Non capisco perché se per assegnare il bando delle mense si lavora con 12 mesi di anticipo, e quindi si prevedono tutti i pasti che saranno erogati, già a giugno non si sappia se la scuola a tempo pieno osserverà un orario ridotto prima di andare a regime? Perché non iniziare già dal secondo giorno con l'orario anche pomeridiano? Qual è l'ostacolo che impedisce di avere da subito il pomeriggio? Come ogni anno all’ultimo ci avviseranno che l’orario pomeridiano inizierà intorno il 18 o 19 settembre. Le segreterie rispondono che si è sempre fatto così. Mi pare assurdo, perché così è sbagliato. I genitori che scelgono le scuole con orario pomeridiano lo fanno perché lavorano, perché hanno lavorato anche nei mesi di giugno, luglio e agosto, con forse due settimane di ferie. Per coprire questi mesi hanno elargito centinaia di euro per i centri estivi e ora dovranno elargire centinaia di euro per trovare qualcuno che per otto, nove o dieci giorni badi ai bambini al pomeriggio".
Altre perplessità
Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia Della Rovere manifesta altre perplessità: "Al 4 di settembre ancora non sappiamo con che orari si svolgerà l'inserimento: eravamo stati avvisati alla riunione di giugno che i bambini, per la prima settimana di inserimento, sarebbero stati divisi in due gruppi e i gruppi avrebbero osservato due orari: 8-10 oppure 10-12". E conclude: "Questi sono problemi non solo dell'istituto comprensivo dei miei figli, sono problematiche diffuse su tutti gli istituti comprensivi del comune di Udine. Non capisco proprio come in città possa essere rimasta così indietro, come il mondo del lavoro. L'occupazione femminile ha subito dei cambiamenti forti e la scuola qui è rimasta agli anni '80. Possibile che i comuni limitrofi siano meglio organizzati e offrono servizi come pre accoglienza e dopo scuola senza dover per forza essere frutto di battaglie di genitori? Possibile che a Udine si dia per scontato che chi lavora deve mandare i figli alla scuola privata, che non fa altro che offrire servizi compatibili con gli orari di lavoro dei genitori?".
Le risposte della dirigente
Per dare delle risposte ai tanti quesiti di questa mamma abbiamo parlato con la dirigente Rosaria Arfè: "C'è da fare una premessa – spiega Arfè – : la scuola Lea D'Orlandi è stata oggetto di una profonda ristrutturazione quest'estate. Il cantiere dovrà durare ancora otto mesi al piano superiore. Mentre la parte delle aule è stata completata in tempi record. Probabilmente la struttura ci verrà consegnata questo venerdì. Appena in tempo con l'inizio delle lezioni che è previsto per l'11 settembre. Due giorni prima rispetto al calendario scolastico deciso dalla Regione". La dirigente ha affermato di essere in costante contatto con il Comune di Udine proprio per monitorare questa situazione. "La mensa partirà sicuramente dal 19 settembre, quindi a una settimana esatta da quando sarebbe dovuta iniziare la scuola. Prima dobbiamo dare la possibilità agli assegnatari dell'appalto di fare i sopralluoghi. A oggi non sono possibili perché, appunto, non abbiamo accesso all'edificio finché non ci verrà consegnato".
Appalto delle mense a scuola alla Camst
Per quanto riguarda le comunicazioni scuola famiglia, la dirigente afferma che tutte le circolari con la varie informazioni sono pubblicate con regolarità sul sito dell'istituto comprensivo. "In ogni caso siamo sempre aperti al dialogo e a fornire le informazioni necessarie, anche via telefono" sottolinea. Sull'inizio soft delle lezioni, Arfè dice: "Purtroppo, il corpo docenti non è mai al completo nella prima settimana di scuola. Ad esempio, a oggi, non sono stati ancora nominati gli insegnanti di sostegno. Questo non dipende dalle singole scuole e dai dirigenti. Dipende dal Miur, che segue un protocollo che prevede di fare queste assegnazioni a settembre". Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, infine: "Forse la signora non ricorda che nella riunione di giugno era stato detto di chiamare nella mattinata di oggi, martedì 5 settembre, per sapere a quale gruppo era stato assegnato ogni bambino per l'inserimento. D'estate vengono fatte le assegnazioni in base alle richieste. Dal momento che le famiglie possono indicare più scuole, alla fine abbiamo il numero corretto degli iscritti soltanto adesso e quindi possiamo organizzare l'inserimento dopo aver avuto i nominativi degli alunni". Sui servizi erogati da altre scuole dell'hinterland udinese la dirigente conclude: "La disponibilità da parte nostra è massima. Anche il Comune di Udine si impegna per far fronte alle esigenze dei genitori. Solo che, spesso, quando vengono proposti dei nuovi servizi, non ricevono l'accoglienza che si pensava avrebbero ricevuto. Faccio un esempio, alla scuola d'infanzia Marco Volpe c'è una sperimentazione per l'orario prolungato fino alle 17 e 30". "Per attivare il servizio, fornito dal Comune – sottolinea Arfè –, era necessario avere almeno 10 iscritti. Ci aspettavamo un boom di iscrizioni. Alla fine si sono iscritti solo in nove. Per fortuna l'Amministrazione ha deciso di procedere lo stesso e continuare anche per l'anno 2023-2024".