A scuola anche d'estate con i laboratori di lingua, arte e movimento
Sessanta ragazzi si sono ritrovati negli spazi della scuola primaria IV Novembre e la scuola secondaria di primo grado Manzoni
Scuola aperta d’estate. In giugno e nei primi giorni di luglio, ha preso il via il progetto dell'Istituto comprensivo 3 di Udine. Tre laboratori dedicati ai bambini delle scuole primarie e ai ragazzi della scuola secondaria di primo. Una sessantina di allievi impegnati a centrare un obiettivo importante e innovativo: rafforzare la propria padronanza nella lingua italiana e potenziare il processo di socializzazione e inclusione per mezzo dell’arte e dell’espressione motoria. "È stato un esempio di come la scuola, se ha a disposizione risorse adeguate, riesca a essere intraprendente, creativa e a proporre opportunità formative e di socializzazione in modo originale e avvincente, coinvolgendo i più giovani anche durante la pausa estiva", ha detto la dirigente dell'Istituto Rosaria Arfè.
Nel dettaglio
Nello specifico, gli allievi della scuola primaria, una ventina, sono stati motivati ad ascoltare e comprendere per poi sviluppare la propria creatività artistica ed espressiva attraverso una molteplicità di azioni – manipolare, costruire, creare, sperimentare, inventare – utilizzando diverse tecniche pittoriche, manuali e ludiche. Gli elaborati sono stati messi in mostra e ora abbelliscono l’ambiente scolastico.
I laboratori che hanno coinvolto i ragazzi della scuola Manzoni hanno puntato su "Scacchi e badminton: dalla rapidità della mente a quella del corpo" e su "Fantasticando con la mente, creando con le mani". Il primo, attraverso educazione motoria, sport e gioco didattico si è prefisso di lavorare su sviluppo mentale, formazione del carattere e formazione della coscienza sociale; il secondo, dedicato all’espressione artistica, ha dato modo agli allievi di migliorare il livello di socializzazione attraverso la pratica di pittura, scultura, disegno, teatro, musica, danza e cinema, anche in percorsi inter-artistici. In questo laboratorio è stato utilizzato il forno per la cottura della ceramica, un manufatto presente solo all’Ic3 tra le scuole cittadine.
Le attività sono state avviate a giugno, immediatamente dopo la chiusura dell’attività scolastica annuale, e si sono protratte negli spazi della Scuola IV Novembre e della Manzoni fino al 7 luglio.
Le dichiarazioni
"L’iniziativa, che ha concretizzato risorse Pon, provenienti cioè dal Programma operativo nazionale, ha suscitato un grande entusiasmo tra famiglie e allievi e i risultati hanno inciso a due livelli – spiega la dirigente dell'Istituto Rosaria Arfè -: personale, dando agli allievi, alcuni dei quali provenienti dall’Ucraina, la possibilità di arricchire il proprio patrimonio linguistico e il rapporto con l’arte e il movimento; collettivo perché i prodotti artistici hanno abbellito ulteriormente gli spazi delle nostre scuole e ora sono un patrimonio artistico fruibile da tutta la comunità scolastica". Importanti, inoltre, "l’impegno e la passione con cui i docenti interessati hanno reso possibile l’impresa", conclude la dirigente.