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Salute

"Una cattedrale vuota alle porte di Udine"

Liguori: «I malati cronici hanno bisogno di essere seguiti e assistiti sul territorio dove abitano, ma il CAP di Zugliano continua a non essere del tutto operativo»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Continua ad essere una cattedrale vuota il Centro di assistenza primaria di Zugliano a Udine. I servizi promessi al momento della sua inaugurazione non sono del tutto operativi a distanza di quasi tre anni e l’ennesima segnalazione su quanto inspiegabilmente accade in alcune realtà della Sanità regionale, arriva ancora dalla consigliera regionale dei Cittadini Simona Liguori. «Come abbiamo potuto purtroppo constatare nel corso di una recente visita al Cap insieme ad alcuni colleghi consiglieri regionali e al dottor Luigi Canciani, responsabile del distretto di Udine da cui la struttura dipende, siamo in una situazione di stallo. Molti cittadini, il Comitato per la piena operatività del Cap di Zugliano e l’Associazione Tutela Diritti del Malato ci hanno segnalato in più occasioni la necessità di garantire la piena operatività del Centro, evitando così di intasare il pronto soccorso di Udine per questioni che potrebbero essere affrontate e gestite in una struttura decentrata con tante strumentazioni che inspiegabilmente non vengono ancora utilizzate. Per loro natura i Cap dovrebbero portare sul territorio una serie di servizi e di collaborazioni tra medici di famiglia e specialisti, soprattutto per le persone con malattie croniche, ma quello che sulla carta viene “sbandierato” come un servizio innovativo ed efficace, in realtà a Zugliano non esiste. La struttura di Zugliano - che sarebbe potuta diventare un Centro per favorire la Vita Indipendente delle persone con disabilità ricevendo anche finanziamenti ministeriali e che invece è stata trasformata in un Cap attualmente semivuoto - va al più presto riempita con i servizi necessari ai malati cronici da seguire e assistere nel territorio dove abitano. Oltre ad attività medica ed infermieristica il CAP ha capacità di erogare assistenza psicologica, fondamentale soprattutto nell’era post-Covid». 

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