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Proteste

Presidio ospedale: i sindacati denunciano la grave carenza di personale in Asufc

Dopo le dure critiche alle posizioni della Uil Fpl, le sigle Cisl Fp, Fp Cgil, Nursind e Fials hanno organizzato una protesta davati all'ospedale di Udine in attesa di essere convocati dal direttore generale

Sono due i punti su cui dibattono le sigle sindacali Cisl Fp, Funzione Pubblica Cgil, Nursind e Fials che hanno organizzato oggi un presidio davanti all'ospedale di Udine, alla vigilia delle votazioni per le Rsu della sanità, in programma da domani. Da una parte la cronica carenza di personale nelle strutture sanitarie dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale. Dall’altra le dichiarazioni di questi giorni della Uil Fpl "in merito alla presunta perdita di reddito del personale e rispetto allo sblocco delle fasce". I rappresentanti delle quattro organizzazioni Andrea Traunero, Nicola Cannarsa, Afrim Casilli e Francesco Telaro affermano "Vedere quattro sigle sindacali assieme è senz'altro un fatto senza precedenti”.

Carenza di personale

Negli ultimi tre anni sono 370 le persone che mancano all'appello nella sanità locale. E la situazione “drammatica e pesantissima” non è dovuta quindi esclusivamente a causa della pandemia. Massimo Vidotto, segretario uscente Rsu: “un’emorragia del comparto che ha radici nel passato, una fuga determinata dalle condizioni in cui ci si trova a lavorare. Le dichiarazioni dell’azienda sanitaria che dice di voler assumere 500 persone, trovano il tempo che trovano. I fatti in passato hanno messo in evidenza che a fine anno i conti non sono mai tornati. Tanti ne uscivano, meno ne venivano presi. Per cui si lavora sempre in affanno”. E su quanto si dovrebbe fare, secondo Vidotto: “i soldi risparmiati per i 286 dipendenti in meno dovrebbero essere impiegati per attirare personale in questa realtà per migliorare le condizioni di lavoro. Questa classe dirigente deve cambiare il modo in cui tratta il personale perché altrimenti verranno chiusi sempre più servizi”.

Le dichiarazioni Uil Flp

Quanto alle dichiarazioni di questi giorni della Uil Fpl "in merito alla presunta perdita di reddito del personale e rispetto allo sblocco delle fasce", Cisl Fp, Funzione Pubblica Cgil, Nursind e Fials hanno detto che "non ci stanno". protesta fasce ospedale-2-2

"Quello della Uil Fpl è un metodo becero di fare sindacato a pochi giorni dalle Rsu - hanno affermato - e le cifre 'sparate' dalla Uil sono fuori dalla realtà e volte solo ad illudere i lavoratori". Vidotto ha sottolineato: “Dalla Uil hanno promesso soldi come se piovessero dal cielo. Sette milioni l’anno non ci sono, prendono in giro le persone!” E sul punto in cui, sempre dalla Uil, auspicano un rinnovamento per le cariche Rsu, il segretario uscente accusa: “dov’erano negli ultimi due anni quando abbiamo dovuto affrontare questa emergenza? Erano gli unici che mancavano nelle segreterie”.

No delle quattro sigle anche allo stato di agitazione proclamato sempre dalla Uil. "Stato di agitazione e sciopero sono l'estrema ratio dell'attività sindacale - hanno dichiarato - dunque riteniamo che il percorso con la dirigenza non sia ancora chiuso del tutto, ma ci siano spiragli di trattativa. Non riconoscerlo significa non fare il bene dei lavoratori del comparto. Tanto più considerata la gravissima carenza di personale, la trattativa deve andare avanti", hanno concluso, pronti a incontrare il direttore generale dell'Asufc Denis Caporale

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