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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

Nuovo ambulatorio per la pediatria, dedicato ai bambini che arrivano dall'estero

Attivato il servizio pediatrico di salute internazionale all’Ospedale di Latisana. I bambini in arrivo da altri Paesi possono avere problematiche specifiche correlate proprio al Paese di origine e alle loro pregresse condizioni di vita

L’area della Bassa Friulana, e in generale tutto il territorio dell’ASUFC, potrà avvalersi fin da ora di un nuovo servizio: il "Servizio pediatrico di salute internazionale" della pediatria di Latisana, dedicato ai bambini adottati all'estero e ai bambini migranti. Si occuperà in particolare dell’accoglienza sanitaria del bambino proveniente dall’estero (perché adottato internazionalmente o perché immigrato con la famiglia o non accompagnato) con un approccio personalizzato e multidisciplinare. 

Le principali attività del servizio sono:

- screening infettivologico e vaccinale del minore adottato o migrante; 
- gestione diagnostico-terapeutica delle patologie infettive eventualmente già in atto o che emergano nel corso dello screening; 
- individuazione di altre condizioni patologiche non infettive e approfondimenti eventuali alle strutture competenti. 

Referente del servizio è la dottoressa Laura Casali, pediatra con decennale esperienza nel campo specifico e facente parte della rete del Gruppo di lavoro nazionale per il bambino migrante (GLNBM) della Società italiana di pediatria. 

I contatti

Operativamente lo screening del bambino adottato e migrante viene effettuato in regime di Day Hospital alla pediatria dell’ospedale di Latisana (al terzo piano) ed è necessaria la prenotazione contattando direttamente il aervizio all'ndirizzo mail pediatria.latisana@asufc.sanita.fvg.it da parte del pediatra di famiglia o direttamente del genitore. 

Le ragioni

Per quanto riguarda lo screening, i bambini in arrivo da altri Paesi possono avere problematiche specifiche correlate proprio al Paese di origine e alle loro pregresse condizioni di vita, che necessitano di un approccio specialistico ma anche di una visione di insieme. Proprio per questo motivo, è importante effettuare lo screening di alcune malattie che possono essere di natura infettiva (come ad esempio tubercolosi, parassitosi intestinali, epatiti) o di altra natura (malattie ematologiche, come anemie congenite o da stati carenziali).  Tali patologie vanno ricercate anche in bambini asintomatici dato che non sempre si manifestano con particolari segni e sintomi. E’ inoltre importante verificare le vaccinazioni perché potrebbero non essere state fatte o essere incomplete oppure la documentazione non essere a disposizione o non attendibile: la letteratura internazionale infatti evidenzia che spesso si riscontra una discrepanza tra la documentazione vaccinale e l’effettiva copertura anticorpale. 

Lo screening

Prevista un’anamnesi accurata con la revisione completa della documentazione sanitaria e vaccinale quando disponibile, completo esame obiettivo, con attenzione a parametri auxologici, lo stadio puberale, lo stato nutrizionale, lo sviluppo psicomotorio e comportamentale. Tali attente valutazioni, insieme agli accertamenti previsti nel protocollo di screening, sono fondamentali a indirizzare eventuali ulteriori accertamenti specifici, favorendo un percorso personalizzato e rispettoso del bambino che avviene sempre in stretta collaborazione con il pediatra di famiglia. Non esiste una tempistica ideale per la valutazione iniziale del bambino. In assenza di condizioni cliniche richiedenti un intervento urgente, è consigliabile effettuare lo screening dopo una fase di iniziale adattamento e non subito all’arrivo (soprattutto nel caso delle adozioni), al fine di evitare ulteriore disagio al bambino.  Le valutazioni vengono sempre effettuate in presenza di genitore o adulto di riferimento e nel caso di barriera linguistica viene attivata la mediazione culturale attraverso il servizio dedicato.

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