rotate-mobile
Cibo / Paderno / Via Tricesimo

No alla "carne di Frankenstein", anche a Udine la raccolta firme contro il cibo sintetico

Al Mercato coperto Campagna Amica si portà firmare la perizione contro le multinazionali del cibo in provetta che "stanno cercando di imporre al mercato prodotti alimentari realizzati in laboratorio"

Parte venerdì 28 ottobre la raccolta firme per dire “no al cibo sintetico e sì ad una sana alimentazione” promossa da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition su tutto il territorio nazionale. A Udine si terrà al Mercato coperto Campagna Amica di Udine. Secondo Coldiretti Fvg le multinazionali del cibo in provetta stanno cercando di imporre al mercato il cibo sintetico. "La carne prodotta in laboratorio, il latte senza mucche fino ad arrivare al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che rischiano di inondare in breve tempo il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio" affermano dall'associazione. Nell’operazione, informano il direttore regionale di Coldiretti Fvg Cesare Magalini e la responsabile di Campagna Amica Vanessa Orlando, "sono coinvolte tutte le articolazioni dell’Organizzazione regionale attraverso i mercati dei produttori, gli agriturismi e gli uffici periferici. Sfrutteremo le svariate occasioni di presenza capillare, dalle manifestazioni alle rassegne dedicate alle tipicità locali".

I pericoli

Coldiretti Fvg prosegue affermando che la demonizzazione di bistecche, braciole, prosciutti, salami, formaggi che hanno dietro milioni di lavoratori europeicoincide in maniera evidente con la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, in cui il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale. Si tratta infatti di una profonda contraddizione che colpisce le tipicità tradizionali, che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che rischiano invece di essere condannate all’estinzione.

petizione 1-2

Mentre la “carne Frankenstein” ottenuta in laboratorio da cellule in vitro è oggetto di forti investimenti. Dietro il business della carne in provetta si nascondono rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali dirette a "sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale e a minare le basi della dieta mediterranea e di una sana alimentazione che l’Unione Europea a parole difende". "Per questo è importante l’impegno di tutti, nessuno escluso – incalza Magalini –. Dobbiamo sensibilizzare i cittadini sui rischi che potrebbero esserci, valorizzando quello che è il nostro pane quotidiano: il cibo naturale".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

No alla "carne di Frankenstein", anche a Udine la raccolta firme contro il cibo sintetico

UdineToday è in caricamento