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Salute

Imparare l'arte del mosaico, da Andos il progetto per le donne operate al seno e i loro familiari

Il suo nome è T...essere e ha l'obiettivo di "riappropriarsi della propria vita, affinare le proprie capacità, provare nuove modalità di partecipazione"

Sabato 18 settembre, alle ore 11, in Sala Ajace, a Udine l'Associazione Donne Operate al Seno – Comitato di Udine presenterà “T...essere”, un nuovo progetto per le donne operate al seno e i loro familiari. Per l'occasione, saranno presenti anche i mosaicisti Suzanne Spahi e Enzo Tinarelli, artisti di fama internazionale. Il progetto ha il contributo della Regione Fvg e il patrocinio del Comune di Udine e di Clauiano Mosaics & More. Il maestro Giulio Menossi, inoltre, ha donato l'opera dal titolo Occhio di Enoch.

La presidente di Andos Udine, Mariangela Fantin dice: "Questo progetto vede protagonista un’arte antica e affascinante, il mosaico, rivisitata in chiave moderna che, in tempi di emergenza sanitaria dal Coronavirus, con il coinvolgimento di artisti mosaicisti
di Clauiano e da fuori regione, vuole potenziare le attività cognitive, affinare le attività manuali, sperimentare forme di partecipazione e senso di appartenenza di un gruppo che lavora per un fine comune. Chi si avvicina al progetto non è una mera parte passiva, ma, attraverso un percorso strutturato, ne diventa parte integrante attiva e talvolta anche assume un ruolo nello sviluppo dello stesso. Le opere realizzate verranno infine messe all'asta per aiutare altre donne".

Il progetto

L'iniziativa si rivolge alle donne che si trovano a dover combattere contro un cancro al seno ma anche ai loro familiari e i caregivers. Tutti i soggetti coinvolti, a fronte di una diagnosi di tumore mammario, si trovano smarriti, in una confusione perenne, con un generlae senso di impotenza. Con la pandemia, poi, anche la naturale rete di sostegno, l'intreccio di relazioni che rassicurano e danno supporto, è venuta meno. "Ci proponiamo di intervenire in supporto alle strutture sanitarie che in questa particolare fase storica sono ancora più oberate, nella fase critica della convalescenza – conclude Fantin -. Crediamo infatti che ogni donna operata al seno abbia in sé la forza di riprendersi la sua vita, e che nessuno possa sostenerla meglio di chi ha già affrontato questa prova: ed è questo che rende questo progetto particolarmente efficace".

Il progetto è articolato in tre livelli. Il primo prevede interventi sulla persona che necessita di un sostegno professionale, fornendo un'occasione di reciproco arricchimento in cui i partecipanti possono confrontarsi tra loro, sperimentando una nuova tecnica espressiva. Il secondo prevede invece un'attività di sensibilizzazione, sia con incontri nelle scuole per promuovere il rispetto delle persone, sia presso la cittadinanza sulla prevenzione oncologica. Infine, il terzo, si pone come obiettivo quello di rendere consapevoli che la violenza domestica, verbale o non, può essere un fattore scatenante della malattia, e quello di fornire alle partecipanti strumenti di espressione delle emozioni.

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