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Salute

«Liste di attesa non-covid, serve un piano straordinario per recuperare i ritardi»

I sindacati pensionati Cgil-Cisl-Uil: “Cresce l’allarme sui tempi di erogazione delle prestazioni extra-covid, la Regione corra al riparo”

Da oggi anche chi non ha compiuto 50 anni ma è nato nel 1971 potrà prenotarsi per il vaccino anti-covid, facendo accelerare così i tempi per il miglioramento dei numeri della sanità. Eppure c'è ancora molta preoccupazione per tutte quelle problematiche di salute non legate al virus.

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«La crescita dei tempi di attesa delle prestazioni extra Covid in regione ha raggiunto da tempo livelli preoccupanti. Tutto questo rende improrogabile la predisposizione di un piano straordinario di intervento per ricondurre i tempi di attesa nei limiti previsti». È il nuovo appello lanciato dai segretari regionali dei sindacati pensionati Roberto Treu (Spi-Cgil), Renato Pizzolitto (Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp-Uil), che sollecitano la Regione a «mettere in campo misure concrete, definendo e attuando, anche attraverso il confronto con il sindacato, gli interventi necessari per ridurre i tempi di attesa e contrastare gli effetti che il loro insostenibile aumento sta determinando sulla condizione di migliaia di cittadini, in particolare tra gli anziani e le fasce più fragili della popolazione».

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