Ansia, depressione e abbandono scolastico in Fvg: richiesto lo "psicologo di base"
Diverse mozioni in consiglio regionale con lo stesso obiettivo: introdurre lo psicologo "di base" nel servizio pubblico e dare un supporto ai ragazzi
Un adolescente su quattro con sintomi clinici di depressione, uno su cinque con disturbi d'ansia. Ma anche l'aumento dell'uso di sonniferi e antidepressivi, il preoccupante +30 per cento alla voce tentativi di suicidio, il disagio diffuso tra studenti e insegnanti. Sono alcune delle conseguenze psicologiche del Covid illustrate oggi da Furio Honsell (Open), Roberto Cosolini (Pd) e Andrea Ussai (M5S), consiglieri regionali.
Salute psicologica
«L'aggravarsi delle condizioni di salute psicologica di una parte sempre più ampia di popolazione, in particolare la fascia dei giovani colpita in maniera forte dagli effetti della pandemia, va affrontata con azioni altrettanto forti e mirate. È necessario dare una svolta culturale e trattare i disturbi psicologici alla stregua dei malesseri fisici per i quali ci si affida in prima istanza al medico di base e poi agli specialisti. Allo stesso modo, un segnale importante è l'istituzione dello psicologo di base. In tal senso è importante l'apertura odierna dell'assessore Riccardi che ci ha chiesto di ragionare insieme su alcune modifiche al testo in modo da approvarla nella prossima seduta», ha affermato il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) a margine della discussione, oggi in Aula, sulla mozione presentata insieme al consigliere regionale Furio Honsell (Open Fvg) per l'“introduzione del servizio dello psicologo delle cure primarie, azioni a sostegno dell’intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di benessere psicologico dei cittadini e del potenziamento dei dipartimenti di salute mentale”.
Ansia, depressione e abbandono scolastico
«Recenti studi hanno dimostrato l'aumento significativo di casi di sindromi come depressione e stato d'ansia negli adolescenti, così come dell'abbandono scolastico. E non riguarda solo i giovani. Siamo insomma in presenza di un malessere diffuso, dovuto alla pandemia, alla solitudine e alla crisi sociale. Ma difronte a problematiche di questo tipo restano ostacoli che impediscono, nella maggior parte dei casi, una risoluzione. Il percorso da intraprendere, dunque, deve portare a una svolta culturale che permetta di affrontare i disturbi psicologici senza vergogne e preconcetti sociali e farci uscire così dal rischio di una vera emergenza. La nostra è una proposta aperta, a condizione che si raggiunga l'obiettivo in tempi certi e brevi», ha continuato Cosolini.
Mozioni
Le premesse alla base di due distinte mozioni hanno il medesimo obiettivo: introdurre lo psicologo "di base" nel servizio pubblico e garantire un supporto ai ragazzi che si trovano in difficoltà e alle loro famiglie. Un auspicio largamente condiviso dall'Aula - come è emerso dagli interventi di Claudio Giacomelli (FdI) e Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) - e sottoscritto anche dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. L'assessore, proprio nell'ottica di arrivare all'unanimità dei consensi sul tema, ha chiesto ai proponenti di rinviare le mozioni e riformulare il testo. Suggerimento accolto con l'auspicio di arrivare al voto rapidamente, già nella prossima seduta consiliare.