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Martedì, 19 Marzo 2024
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Gli anestesisti regionali bocciano la gestione della sanità del Friuli Venezia Giulia: la loro pagella

Arriva tramite una nota stampa l'analisi direttamente dagli operatori della prima linea di intervento

Ecco la valutazione di cinque anni di gestione della Sanità in Friuli Venezia Giulia da parte dell'associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani ed emergenza area critica Aaroi Emac Fvg. "È tempo di analisi e valutazioni sui cinque anni di operato regionale sulla salute pubblica e Aaroi Emac Fvg, per quanto riguarda il proprio ambito di competenza, dà i voti a chi ha gestito la sanità in Fvg in questo lungo periodo. Non è un report Gimbe, ma a differenza di Gimbe, questa analisi proviene direttamente dagli operatori della prima linea di intervento ed è assolutamente gratuita", si legge nella nota stampa divulgata. 

La pagella

  • Abilità nell’attribuire la colpa di ritardi, inefficienze, insufficienze e carenze del nostro Sistema Sanitario Regionale a gestioni precedenti e ad eventi naturali, climatici e geopolitici (tempesta Vaja, incendi, alluvioni, terremoti e guerre): voto 8
  • Mobilizzazione di risorse economiche a favore generico del SSR: voto 8 (avremo tanti muri, ospedali nuovi, case della salute, robot in ogni dove, ma sempre meno medici).
  • Mobilizzazione di risorse economiche a favore specifico del personale del SSR: voto 4 (retribuzioni e voci accessorie tra le più basse d’Italia, incentivi minimi, premialità assenti, incarichi non attribuiti e straordinari non pagati)
  • Misure e disposizioni legislative specifiche finalizzate al reperimento di medici e infermieri dell’ambito emergenza-urgenza: voto 10 per la Legge Regionale n.8 del 9 giugno 2022 (ma voto 5 per la non avvenuta applicazione degli aspetti retributivi e organizzativi)
  • Ruolo della Direzione Centrale Salute sul sistema salute: N.V. non valutabile. Ruolo ombra nella pandemia CoViD-19 per il resto chiedere a Rai 3, trasmissione “Chi l’ha visto?”
  • Capacità di scelta e selezione dei migliori manager per gestire le aziende sanitarie: voto 4 (elevato tasso di rinuncia, fuga, censura e spostamento coatto da un’azienda ad un’altra)
  • Ruolo di ARCS, “azienda zero” del Fvg: voto 0 (voto zero per un’Azienda Zero che in altre Regioni ha gestito tutto). Un’Azienda Regionale di Coordinamento che non ha coordinato nulla, nemmeno l’unica struttura sanitaria interna che aveva, vale a dire la SORES. Voto 2 per la sospensione di un concorso pubblico e per la nomina di un Direttore di Struttura Complessa con “lo spadone medievale” (con tutto il rispetto per la tradizionale messa di Cividale). Voto 1 per aver bocciato e scartato centinaia di infermieri all’ultimo concorsone e per “regalare” anche questi al privato.
  • Progressi nell’informatizzazione del SSR: voto 3. Ancora ad oggi gli operatori di un’azienda non possono vedere i dati sanitari di indagini ed esami fatti in un’altra azienda. Ad oggi non esiste una informatizzazione aziendale o regionale delle cartelle cliniche; la telemedicina è una chimera nonostante fosse stata indicata come uno degli obiettivi primari della riforma sanitaria.
  • Capacità di ascolto, condivisione, coinvolgimento degli operatori sanitari, dei tecnici e delle organizzazioni di categoria e rispetto della libertà di espressione e di libero dissenso: voto 2. Sono stati cinque anni di “controllo” degli operatori sanitari e di ripercussioni su progressioni lavorative aziendali e nomine di responsabili di struttura per i medici “non allineati”.
  • Presenza e “fumo” sui social media: voto 10 per una attentissima e studiatissima campagna di immagine con presenzialismo spinto su ogni premio e pubblicazione dei sanitari, su ogni donazione e segnalazione dei cittadini, su ogni inaugurazione o festa locale.
  • Gestione pandemia CoViD 19:

- voto 3 per aver taroccato i numeri dei posti letto di Terapia Intensiva trasmettendo al Ministero dati non reali (e voto 10 agli Ispettori del Ministero che hanno evidenziato un tanto)
- voto 2 per il parametro “eccesso di mortalità”, secondo dato peggiore nazionale e sette volte superiore a quello della Liguria che presenta età media e percentuale di popolazione over 60 anni superiore al Fvg. Tale dato tiene in considerazione la mortalità per qualsiasi causa, non solo CoViD 19.
- voto 8 per la campagna vaccinale (ma voto 2 per aver sottaciuto e lasciato sfuggire alle maglie dei controlli regionali un noto direttore no vax) 

  • Fidelizzazione e attrazione del personale sanitario SSR: voto 3. Elevatissimo e peggiore tasso di sempre di sfiducia, demotivazione, frustrazione, fuga, trasferimento e licenziamento degli operatori. Peggior regione d’Italia per tasso di non iscrizione e abbandono dalle Scuole di Specialità.
  • Utilizzo di grandi somme di denaro pubblico per acquistare prestazioni e professionisti dall’ambito privato invece che investirli sui dipendenti, sulle incentivazioni e sulle premialità che ne evitassero la fuga con totale svendita al Privato di interi rami d’azienda pubblica (Pronto Soccorso, PPI, postazioni di ambulanza): voto 8 per cooperative ed imprenditori bravi ad accaparrarsi un tanto, voto 2 per cittadini ed operatori.
  • PEU Piano dell’Emergenza Urgenza: voto 3,5. Una riforma codificata, programmata, promessa e sbandierata per 5 anni fino all’ultimo giorno di mandato, ma mai attuata. Professionisti presi in giro e mai ascoltati. Sistema emergenza urgenza alla totale deriva, senza una strategia, senza progetti seri, senza una direzione unica, senza automediche, senza professionisti, con una centrale operativa che lentamente affonda con i marinai allo stremo e in fuga e con previsioni future nefaste. 

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