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Salute

I bambini passano fino a 10 ore davanti agli schermi, quali saranno le conseguenze?

I danni oggettivi sono già visibili con un aumento degli ingressi ai reparti di neuropsichiatria in regione

Un netto aumento degli accessi alle neuropsichiatrie in regione, questa la conferma la pediatra di famiglia Franca Ruta, la quale ha sottolineato quali possano essere le conseguenze per i bambini che sono precocemente esposti agli schermi, già in fase di allattamento.

“Il bambino non solo ci imita, questo grazie ai neuroni specchio ed è quindi molto attratto dai dispositivi se li abbiamo sempre con noi - ha spiegato Ruta -, ma ha anche bisogno dello sguardo dei genitori, una relazione che attiva meccanismi cognitivi del linguaggio, relativi alla capacità di ascolto e di attenzione, fattori che se vengono a mancare compromettono le capacità neurocognitive del bambino.”

In questo contesto allarmante, si inserisce il progetto Custodi Digitali, a cura dell’associazione udinese MEC, Media Educazione Comunità, con trentatrè pediatri della provincia di Pordenone.Nei prossimi sei mesi consegneranno diecimila schede informative e di supporto alle famiglie, che contengo consigli di vario genere come Guarda il tuo bambino, Allatta senza schermi, Leggi o raccontagli una storia. Questi materiali fanno parte di un ampio programma regionale di promozione del benessere digitale. I pediatri consegneranno queste schede a circa seimila famiglie con bambini nelle fasce d’età 3-5, 6-10 e 11-14 anni.

Il progetto

Custodi Digitali vuole promuovere il benessere digitale con un approccio di comunità. Si rivolge alle famiglie con un lavoro di informazione e sensibilizzazione, con lo scopo di accrescere la qualità delle relazioni, Questo perchè sono le relazioni a incidere direttamente sul benessere del bambino. I consigli che vengono dati non sono generici, ma suddivisi per fasce d’età, e sono supportati dalla presenza dei pediatri, anima e motore del programma, ha sottolineato Marco Grollo dell’associazione MEC, coordinatore del progetto.

Un progetto innovativo, frutto di un confronto lungo un anno. “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” ha ricordato don Dario Donei, psicologo e psicoterapeuta, che coordina il tavolo educativo Don Milani, che opera nel territorio delle Valli e Dolomiti friulane entro il quale è nato il progetto.

“Un’azione pionieristica nel panorama nazionale - così l’ha definita Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, che ha tenuto a battesimo l’iniziativa - un atto di vera prevenzione nei confronti di una fascia d’età, la più precoce, di cui non si parla mai”. Pellai ha aggiunto: "Stiamo assistendo alla perdita di un fattore di protezione, se l’OMS chiede almeno tre ore al giorno di attività fisica, motoria e gioco attivo, ma le ricerche ci dicono che i bambini trascorrono fino a dieci ore davanti allo schermo, questo produrrà danni oggettivi che pagheremo.”

Custodi Digitali sarà presentato ufficialmente venerdì 4 giugno a Trieste nel corso dell’ottavo Congresso nazionale Sicupp, Società italiana delle cure primarie pediatriche, rappresentata da Flavia Ceschin, pediatra e vice presidente Sicupp, sul tema Bambini, schermi e benessere digitale: strumenti per la prevenzione e la cura.

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