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Giovedì, 25 Aprile 2024
epidemia

Vaiolo delle scimmie, i casi in regione salgono a 11

Infettati in tutta Italia 652 uomini e 10 donne. Distribuite alle regioni circa quattromila dosi di vaccino per contrastare l'epidemia

Salgono ancora i casi di vaiolo delle scimmie in Italia: salgono infatti a 662 quelli confermati, con un incremento di 18 casi rispetto all'ultima rilevazione del 12 agosto scorso. Lo evidenzia l'ultimo bollettino del ministero della Salute. I casi collegati a viaggi all'estero sono 185. L'età media delle persone infettate è di 37 anni: si tratta di 652 uomini e 10 donne.
Il 13 luglio l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l'emergenza sanitaria globale formulando una serie di raccomandazioni: i segni più frequenti dell'infezione sono linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee. L'eruzione cutanea in particolare di solito inizia entro tre giorni dalla comparsa della febbre e le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, possono formare croste, seccarsi e cadere. Predominano le lesioni ano-genitali, seguono tronco, braccia e gambe, viso e palmi delle mani e dei piedi. L'eruzione cutanea può anche essere riscontrata sulla bocca, sulla zona perigenitale e sugli occhi.

I sintomi - che scompaiono da soli senza trattamento - in genere durano da 2 a 4 settimane e comprendono di solito febbre, sonnolenza, mal di testa, dolori muscolari. Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico. L'eruzione cutanea, i fluidi corporei (come liquido, pus o sangue da lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente infettivi. Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati). Anche indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone.

Lo stigma sociale 

Al fine di proteggere se stessi e gli altri, il Ministero della Salute nella Circolare del 2 agosto 2022 prevede che i casi confermati e sospetti di MPX si mettano in autoisolamento. Chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo delle scimmie deve contattare immediatamente il proprio medico. Specifici antivirali possono essere presi in considerazione a giudizio del medico curante, in casi selezionati. Ci sono evidenze che essere immunocompromessi può aumentare il rischio di contrarre l'infezione se esposti al virus del vaiolo delle scimmie e di contrarre una forma grave di malattia o morire. 

Il vaccino contro il vaiolo

A seguito dell’arrivo della prima tranche di donazione del vaccino antivaiolo Jynneos, da parte della Commissione Europea il Governo ha suddiviso le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto). Una successiva tranche è attualmente prevista per la seconda metà del mese di agosto.

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