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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Controlli ai punti di accesso alla regione contro il coronavirus

Scattato il protocollo di sicurezza regionale: controlli nei porti e negli aeroporti e aumentata la protezione individuale degli operatori sanitari

In Friuli Venezia Giulia nessun allarme per il coronavirus: l'infezione partita dalla Cina, garantisce il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, non dovrebbe creare problemi nella nostra regione grazie al sistema rodato in grado di garantire sicurezza. «Con i protocolli esistenti e le attività dei dipartimenti pienamente operativi, è capace di rispondere a emergenze di questo tipo». Le dichiarazioni sono giunte al termine della riunione di coordinamento che si è tenuta a Trieste con le strutture sanitarie per fare il punto sulle indicazioni fornite a livello nazionale dal ministero della Salute.

«Stiamo lavorando con la nostra rete di specialisti, gli infettivologi, le direzioni sanitarie, le strutture di pronto soccorso, i medici di medicina generale e della continuità assistenziale - ha spiegato il vicegovernatore - per allinearci alle disposizioni del ministero della Salute. Oltre al numero verde '1500' istituito a livello nazionale, in Friuli Venezia Giulia ci si avvarrà anche del 112, il cui personale sarà affiancato da operatori sanitari pronti a verificare eventuali casi sospetti e a indirizzarli, se necessario, alle strutture preposte per eseguire test e analisi specifiche».

Riccardi ha confermato che, in via precauzionale, saranno rafforzati i controlli nei punti di accesso al nostro territorio: porti e aeroporto. Saranno inoltre implementate le dotazioni di protezione individuale per le persone e gli operatori sanitari e i dispositivi sanitari di sicurezza nei mezzi di trasporto sanitario.

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