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Medici aggrediti / via Diaz

Ennesima aggressione ai medici, "non accettabile rischiare l'incolumità"

Il presidente dell'ordine provinciale Tiberio invita al rispetto verso i camici bianchi

Nella giornata di sabato si è registrata l’ennesima aggressione ai danni di una guardia medica che ha subìto un tentativo di strangolamento mentre svolgeva il proprio lavoro e invitava un paziente a rivolgersi al pronto soccorso dopo averlo curato. Il 2023 inizia, purtroppo, con un nuovo caso di violenza ai camici bianchi. Dopo aver chiesto nei mesi scorsi la procedibilità d’ufficio di questi reati, ovvero agire senza bisogno dell’atto di denuncia della persona offesa, e la massima attenzione alle condizioni di sicurezza in cui operano i professionisti della salute, il presidente dell’Ordine dei Medici di Udine, Gian Luigi Tiberio, nell'esprimere la propria solidarietà nei confronti della collega vittima di violenza, interviene nuovamente, lanciando un forte appello alla popolazione: “I cittadini devono rendersi conto che un medico è, prima di tutto, un essere umano. Il mio, oggi, vuole essere un forte richiamo alla popolazione a mantenere la corretta attenzione nei confronti degli operatori sanitari. Tutti devono avere un senso di responsabilità verso gli altri, chi cura e chi viene curato. Non è accettabile – prosegue il presidente – che si rischi la propria incolumità per svolgere la professione che siamo chiamati a fare. Capisco che tutti ci portiamo dietro un alto livello di tensione, ma l’uso della violenza non si può giustificare un alcun modo”. L’aggressione di cui è stata vittima la guardia medica viene fermamente condannata dall’Ordine: “Simili episodi non fanno che danneggiare i rapporti tra medici e pazienti. Quello che chiediamo è il rispetto tra persone”.

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