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A Udine zero fondi: s'infrangono i sogni cittadini legati al Pnrr

Il Piano nazionale ripresa resilienza non ha previsto alcun fondo per il Comune di Udine: anche Trieste, Gorizia e Pordenone rimangono a secco. Solo Monfalcone beneficerà del bando

Il Piano nazionale ripresa resilienza non ha previsto alcun fondo per il Comune di Udine: il bando nazionale di finanziamento per la rigenerazione urbana lascia a bocca asciutta il capoluogo friulano, nello sdegno dei suoi amministratori. Ma la sorte ha colpito l'intera regione, visto che l'unico Comune che ha beneficiato del bando è solo quello di Monfalcone: anche Gorizia, Trieste e Pordenone sono rimaste a secco. La Giunta Fontanini aveva fatto richiesta per tre progetti: il recupero dell'ex Frigorifero, l'ex caserma Osoppo e il recupero di Largo Ospedale Vecchio. Il totale dei progetti ammontava, nelle speranze degli amministratori cittadini, a 20 milioni di euro. 

Pnrr, Lega: Governo intervenga su integrazione fondi rigenerazione urbana

“I Comuni esclusi dalla graduatoria sulla misura di rigenerazione urbana sono stati penalizzati paradossalmente perché portatori di un corretto stile di vita. I criteri li ha scritti il ministro Lamorgese durante il governo Conte 2 per il decreto attuativo di un fondo previsto dalla Legge di Bilancio 2020. Ora quei comuni hanno diritto - per intervenire sulle aree disagiate - a una seconda chance sul riparto dei soldi. La Lega ritiene necessario che il Governo integri le risorse disponibili, un obiettivo realistico per non discriminare le comunità più virtuose”, affermano in una nota i parlamentari Lega del Friuli Venezia Giulia.

"Udine sempre più isolata"

Ad esprimere le sue perplessità è Alessandro Venanzi, del Pd udinese. "Da ormai quattro anni Fontanini ha interrotto ogni rapporto con i comuni dell’hinterland, che ormai scappano dalla comunità del Friuli centrale. Ed era proprio in virtù di quei rapporti e di quella capacità di progettazione di area vasta, che i finanziamenti del PNRR venivano calati sui territori. E difatti a noi non arriva nulla, zero!", scrive Venanzi sul suo profilo Facebook. "Una capacità di guardare ad una comunità vasta fatta di servizi, infrastrutture ed investimenti che a questa giunta è sempre mancata. ”Scegliere di non scegliere” è la peggiore azione che un’amministrazione possa fare in un momento così straordinario per la nostra comunità".

"La debacle di Fontanini e della Destra udinese" 

Anche Vincenzo Martines, ex candidato sindaco a Udine si pronuncia sui mancati finanziamenti. "La competizione regionale tra città amministrate dalla Lega e dalla Destra premia soltanto Monfalcone. Stavolta i vari Fontanini e Ciriani non possono neanche dare la colpa al Governo nazionale. Non hanno avuto alcun sostegno dai capi leghisti come Fedriga o Salvini", scrive sul suo profilo Facebook.
"Udine rimane all’asciutto. Una vergogna di cui si deve vestire per primo il sindaco di Udine Fontanini, ormai lontano anni luce dalle esigenze vere della città", continua Martines. "All’inizio del mandato di Fontanini, in Consiglio comunale avevamo chiesto, con un voto unanime, destra e sinistra, al sindaco, di essere motore del dialogo con il territorio, con i comuni circostanti, per parlare di economia e sviluppo, di servizi sociali condivisi, aveva votato pure lui, Fontanini, che ora si sta sempre più isolando in un solipsismo politico distruttivo. Una debacle per lui e la destra udinese e purtroppo pure per la nostra città che ormai non è presa sul serio da nessuno".

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