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Trasporto scolastico, la maggior parte delle offerte da Lecce e Bari: "Territorio penalizzato"

Moretuzzo: «Nuovo corso della Lega, da “prima i friulani” a “esclusi i friulani”». La denuncia di tutte le opposizioni consiliari unite

«Chiediamo le dimissioni dell’assessore Callari». È così che Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia, ha aperto il suo intervento di oggi a Udine nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti di tutti i Gruppi di minoranza. Opposizione compatta dunque, per fronte comune per denunciare le criticità della Centrale Unica di Committenza, che, ha spiegato Moretuzzo, «rischiano di mettere in grandissima difficoltà il sistema degli enti locali e delle piccole e medie imprese regionali». Assieme a Moretuzzo sedevano Giampaolo Bidoli (Patto), Sergio Bolzonello e Cristiano Shaurli (Pd), Furio Honsell (Open Fvg), Tiziano Centis (Cittadini) e Cristian Sergo (5 Stelle). Presenti anche i sindaci di Precenicco – Andrea De Nicolò –, Martignacco – Gianluca Casali –, Valvasone Arzene – Markus Maurmair – e Mereto di Tomba – Claudio Violino – , oltre a rappresentanti delle imprese di autotrasporto, come la Bevilacqua di Remanzacco, e il vicepresidente di Confapi Fvg Denis Petrigh, da tempo impegnato sul tema dell’impatto della CUC sul sistema delle piccole e medie imprese della regione. 

Trasporto e criticità

L’ulteriore dimostrazione che il soggetto aggregatore regionale non sta funzionando, arriva dalla gara per la gestione del servizio di trasporto scolastico da quasi 39 milioni di euro che interessa 48 Comuni del Friuli-Venezia Giulia. Desta molta preoccupazione il fatto che su 12 lotti solo in un caso sia stata presentata un’offerta da parte di un operatore economico della regione (la Saf): in 10 lotti sono pervenute offerte solo da due operatori con sede nelle province di Bari (a Gioia del Colle) e Lecce (a Zollino), mentre ben due lotti sono andati deserti. 

Cosa non va

Che in materia di appalti regionali le cose non stiano funzionando a dovere le opposizioni lo evidenziano da tempo. Ma di fronte alle loro segnalazioni la Giunta – secondo quanto hanno riferito i presenti – dapprima ha negato ogni criticità, per poi ritrattare parzialmente dicendo che la situazione sarebbe migliorata grazie ai correttivi che sarebbero stati introdotti e, infine, ha espresso grandi soddisfazioni per i risultati ottenuti grazie alla Centrale Unica di Committenza in termini di risparmio economico. «Ormai sono svariati i milioni di euro che la nostra regione ha consegnato a realtà economiche con pochi, se non nulli, ritorni economici sul territorio regionale – ha osservato Moretuzzo –. La Giunta non può continuare a persistere nell’errore di ignorare i segnali di allarme che arrivano dal tessuto economico regionale, ma deve intervenire subito individuando le azioni migliori per promuovere l’accesso delle piccole e medie imprese locali agli appalti pubblici. Analogamente, non si possono ignorare neppure le istanze degli enti locali già alle prese con le criticità della CUC per quanto riguarda sfalci, servizi cimiteriali, manutenzioni degli edifici pubblici, ed ora anche con il settore delicatissimo del trasporto scolastico con il rischio concreto di non riuscire più a garantire un servizio di qualità al territorio. L’assessore Callari non ha tenuto minimamente in considerazione i punti di vista di imprese ed enti locali e se ne vedono tutte le conseguenze. Una volta la Lega diceva “prima i friulani”, ora invece li esclude con scelte che penalizzano le realtà del territorio».

Shaurli e Bolzonello

«Fedriga e il suo assessore Callari non sono in grado di dare indirizzi politici e a farne le spese sono le imprese del Fvg. Il trasporto scolastico dei nostri figli vale quasi 40 milioni e non si sono nemmeno preoccupati del perché nessuna impresa locale si sia fatta avanti» ha commentato Cristiano Shaurli. Secondo Bolzonello «c'è un dato che preoccupa e sul quale ci dobbiamo interrogare: non solo le imprese di dimensioni artigianale non hanno ritenuto di partecipare, ma anche le società regionali più grandi evidentemente hanno preferito non prendere parte alla gara».​


 

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