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A4: "Si usi ghiaia dei fiumi per i cantieri della Terza corsia"

Il consigliere regionale di Alternativa popolare, Paride Cargnelutti, ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale affinché si adoperi per “tutelare il territorio” e promuovere lo sghiaiamento dei fiumi per la costruzione della terza corsia, di cui si è da poco aperto il cantiere per la realizzazione del terzo lotto Alvisopoli-Gonars

Per la realizzazione della terza corsia dell’A4 «i cittadini auspicano una soluzione di buon senso che tenga conto prima di effettuare ulteriori prelievi dalle cave del territorio della possibilità di utilizzare lo sghiaiamento dei torrenti per il prelievo del materiale ghiaioso». È la premessa da cui parte il consigliere regionale di Alternativa popolare, Paride Cargnelutti, per porre un’interrogazione all’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito, affinché «effettui uno studio per rendere possibile un approfondimento sul tema», sottolinea Cargnelutti, con l’obiettivo di «tutelare il territorio e dare risposte complessive al problema anche alla luce della sensibilità ambientale più volte manifestata dall’opinione pubblica». 

Cargnelutti ricorda che questa «opera strategica» necessita di «grossi quantitativi di materiale ghiaioso proveniente principalmente dal territorio». Evidenzia inoltre che «l’annosa questione del mancato sghiaiamento dei corsi d’acqua provoca spesso disagi e inondazioni». Il consigliere nella sua interrogazione previene anche un’obiezione: «Nonostante lo sghiaiamento degli alvei fluviali risulti più costoso rispetto all’estrazione dalle cave – dice -, è comunque evidente che il costo ambientale risulterebbe complessivamente più vantaggioso e gioverebbe al normale deflusso delle acque in caso di calamità naturali».

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