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Giovedì, 25 Aprile 2024
verso le elezioni comunali 2023

Il tema "cultura" a Udine nei programmi elettorali dei quattro candidati sindaco

Ecco come viene trattato il tema "Cultura" nei quattro programmi elettorali di Pietro Fontanini, Alberto Felice De Toni, Stefano Salmè, Ivano Marchiol depositati in Comune in vista delle elezioni del 2 e 3 aprile

Alberto Felice De Toni

Sostenuto dalle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, Azione Italia Viva Renew Europe, De Toni sindaco e Pd.

La Cultura è un diritto ed è un investimento per creare coesione sociale. La cultura deve essere accessibile a tutti, rispettare le varie espressioni della società, valorizzare capacità e attitudini di ognuno, far crescere le eccellenze della città. Udine si identifica come città multiculturale, transfrontaliera, internazionale e il Comune deve diffondere politiche coordinate fra grandi attori della vita culturale cittadina, le associazioni e la cittadinanza, creando un vero e proprio “sistema culturale”. Obiettivo del Comune sarà quello di dar vita a un progetto unitario innovativo che associ ai grandi eventi anche altre iniziative spontanee o organizzate da associazioni, teatri, enti e agenzie di spettacolo, di carattere tradizionale ma anche innovativo, fondendo input artistici e tecnologici, per fornire una ricca offerta in ogni periodo dell’anno.
Azioni
• Promuovere, calendarizzare e mettere in rete tutte le iniziative culturali, il sistema dei teatri, i grandi concerti, gli eventi organizzati da artisti locali e da circoli e associazioni che fanno cultura a livello cittadino, anche se poco
conosciuti.
• Far assumere a Musei e biblioteche il ruolo di centri attivi di produzione e diffusione culturale in particolare verso le scuole e i quartieri. Promuovere la Carta Musei del territorio udinese/friulano.
• Realizzare il “Museo diffuso”, creando una rete tra i musei comunali e le altre istituzioni che gestiscono il patrimonio culturale udinese (es. Castello, Museo Diocesano, Museo Etnografico), implementando modalità di fruizione che comunichino la storia in forme nuove e con linguaggi adatti a diversi tipi di pubblico; ampliando gli orari di apertura e prevedendo anche una apertura periodica notturna.
• Fare di Udine la prima città in cui la rete museale sia accessibile a tutte le persone (INCLUSEUM), sia per quanto riguarda le barriere architettoniche sia per quanto riguarda la fruizione dei contenuti, sul modello virtuoso del
Museo del Castello.
• Ampliare i percorsi turistici valorizzando la città e la sua storia artistica, il paesaggio, la cultura della gastronomia e il suo territorio, facendo in modo che Udine diventi baricentro dei quattro siti Unesco regionali (Cividale, Palmanova, Aquileia e Dolomiti), con i quali costruire e sviluppare relazioni e scambi culturali.
• Proporre Udine come Capitale del “Food”, con eventi tematici, show cooking nelle piazze storiche collegate alle attività che nel passato si svolgevano in dette piazze.
• Sostenere il progetto “Itineraria antiqua et nova” al fine di incentivare il turismo culturale attraverso la divulgazione e il coinvolgimento di diverse realtà come musei, istituzioni scolastiche, l’Ente nazionale sordi, l’università, aziende, artigiani, teatri ed esponenti della cultura.
• Mantenere viva la memoria del Novecento con iniziative culturali, didattiche e formative rivolte alla popolazione, con particolare riguardo alle giovani generazioni. Istituire una banca dati pubblica sugli avvenimenti della Resistenza, creando una mappa multimediale sui luoghi della memoria nel territorio della Provincia e della Regione.
• Valorizzare gli spazi “indecisi” (ex cinema Odeon, che può colmare anche il bisogno di uno spazio per la musica dal vivo) e i luoghi abbandonati, con progetti innovativi e inclusivi, creando contenitori culturali che favoriscano
la nascita di nuove progettualità e di nuove professionalità che aiutino la città ad aumentare la sua attrattività e a formare nuovo pubblico, sull’esempio di città simili a livello italiano ed europeo. Il comune può giocare un ruolo di
facilitatore, anche fornendo supporto alla candidatura di bandi europei e agli scambi di esperienze. 
• Investire nel progetto “Borgo Stazione: Quartiere Creativo” (esperimento da modellizzare poi anche in altri quartieri), grazie alla presenza nell’area di numerose imprese culturali e creative.
• Avviare il progetto “Vetrine vive” con incentivi per i proprietari di locali commerciali sfitti che affideranno le loro vetrine a terzi (artisti artigiani, produttori, associazioni) che si impegneranno a tenerle vive, pulite ed illuminate.
• Associare alle iniziative di apertura periodica dei giardini privati la possibilità di esporre le opere da parte di giovani artisti, con conseguente impulso al turismo.
• Definire nuovi spazi espositivi modulari e flessibili come un plateatico gratuito per i commercianti, per l’esposizione delle merci in corso di eventi o nel fine settimana.
• Rivisitare i Regolamenti per la proroga estiva degli orari di apertura dei locali e soprattutto degli orari di autorizzazione a diffondere musica e iniziative atte a vivacizzare la città come il Carnevale Udinese; spettacoli di
rievocazione storica; artisti di strada.
• Candidare Udine a Capitale Italiana della Cultura 2028

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