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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ioan: "Evitiamo altri passivi del Teatro e della Fondazione"

L'esponente del centro destra cittadino interviene sulla questione Teatro Nuovo, identificando nel sindaco Honsell il responsabile politico delle ultime stagioni del Teatrone

“Se esiste un responsabile politico delle disastrose stagioni di prosa degli ultimi tre anni, questo è proprio il primo cittadino che ha imposto attraverso i suoi rappresentanti nel cda del Giovanni da Udine il soprintendente Lievi il quale, pur essendo un personaggio internazionale, non ha saputo interpretare i gusti dei friulani ed ha imposto una programmazione artistica i cui risultati negativi sono confermati nel crollo del numero degli abbonamenti”: con queste parole il già candidato sindaco di Udine Adriano Ioan interviene sulla querelle della Fondazione riconfermando la validità dell’istituzione in città del premio “Faccia Tosta” alla luce delle prese di posizione di Honsell e ribadendo che i candidati sarebbero il sindaco, la giunta e la maggioranza.

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Con una scelta presa in autonomia e responsabilità il cda del Teatro ha cercato di invertire il trend negativo sostituendo il direttore artistico della prosa: i benefici di questo cambio si potranno rilevare tra un paio di stagioni, nel frattempo però – mette in guardia il leader del centrodestra - si deve evitare che Honsell demolisca quel che resta della Fondazione”. Ioan decostruisce anche la proposta avanzata dal primo cittadino che vorrebbe affidare il servizio di gestione direttamente al Comune: “Un’ipotesi a dir poco allarmante alla luce della collezione di passivi; eccezion fatta per l’unico servizio in attivo gestito direttamente da palazzo D’Aronco (quello cimiteriale con entrate pari a 1.248.520 euro e spese per 1.039.826), gli altri servizi sono in passivo per circa 7 milioni di euro, in particolare risultano in deficit proprio i settori culturali e cioè i civici musei ed il museo di storia naturale ancora chiuso nelle casse all’interno di capannoni in località Partidor”.

Se poi – prosegue – si prendono in esame i risultati economici di un servizio messo in pista proprio dalla passata giunta Honsell – il bike sharing - i dati  forniti recentemente dal competente ufficio parlano chiarissimo: 82.255 euro di spese di parte corrente con manutenzioni straordinarie e ordinarie delle biciclette dal 2010 a luglio 2013, cifra a cui vanno sommate le spese per investimenti sostenute nello stesso periodo, cioè installazione delle stazione pari a 391.703 euro per un totale, nel quadriennio, di 473.958 euro, a fronte di entrate di 8.906 euro con una copertura perciò dell’ 1.87%”. Motivo per cui “giudico con estrema preoccupazione le proposte formulate da Honsell per le ricadute sulla collezione dei passivi”.

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