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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Se Honsell ha a cuore i destini della città si dedichi ad altre cose

A sostenerlo è il vice coordinatore vicario del PdL di Udine Vincenzo Tanzi, che imputa al primo cittadino udinese le troppe promesse irrealizzate, con il conseguente peggioramento della qualità complessiva di Udine

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

«Honsell se ha veramente a cuore il bene della città di Udine, dei cittadini e dell’intero popolo friulano lasci la politica e si dedichi a qualcos’altro». A dirlo è il vicecoordinatore vicario del Pdl di Udine Vincenzo Tanzi, che aggiunge: «Solo ora il Sindaco, a metà 2012, si ricorda dell'impegno e del servizio ''alle cittadine e ai cittadini di Udine". Dove è stato in tutti questi anni? Che cosa pensava mentre governava Udine»?

«È dal 2008 – continua Tanzi – che Udine sta vivendo una crisi d’identità, una fase di decadenza, una macchina amministrativa iniqua; il rilancio, la crescita, lo sviluppo e l’innovazione, sono rimasti miraggi e promesse elettorali». «In questi anni, – sottolinea Tanzi – gli udinesi hanno assistito a una politica da cabaret, uno spettacolo inscenato in ogni luogo, in ogni piazza solo a fini propagandistici per esaltare esclusivamente la sua immagine, continuando nella sua personale campagna elettorale fine a se stesso per prepararsi la fuga al momento giusto».

«La verità – secondo Tanzi – è che alla città è mancato un vero amministratore, perché le cose incompiute sono tante. Alcuni esempi: «A causa di scelte sbagliate il commercio cittadino ha subito una notevole contrazione, il tanto blasonato Centro commerciale naturale che doveva essere uno strumento di rilancio e di crescita per il centro storico, dopo oltre 2 anni non si sa ancora bene che volto abbia. Di grandi opere in città neanche l’ombra, in 4 anni nulla è stato cantierato. Per contro abbiamo un piano regolatore che ruota nel limbo, criticato da tutti per scelte irrazionali che in futuro peggioreranno Udine e altre penalizzeranno i cittadini.

Altri esempi: Dalla periferia Est (San Gottardo/Laipacco) a quella Ovest (San Paolo/Sant Osvaldo), così come da Nord a Sud, sono ancora come le ha trovate lui nel 2008. Strade, marciapiedi e viabilità inadeguate e lasciate a se stesse, tranne qualche intervento fatto per forza maggiore». «Il momento non è più rimandabile, – conclude Tanzi – obiettivo è ripartire da Udine, perché quello che chiede la gente a tutti i livelli è una politica responsabile e amministratori capaci, i cittadini ormai sanno riconoscere i politici bluff, nonostante il riciclarsi in altri lidi, il passo è breve sarà la stessa politica a punirli».

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