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Sut, crisi Mercatone: “Perplesso su gestione calenda, ma da M5S massima attenzione”

Il portavoce nazionale del MoVimento 5 Stelle Luca Sut, all’indomani del primo incontro del Tavolo di crisi riaperto al Mise per Mercatone Uno, presente in Fvg con vari punti vendita: “Ci aspettiamo da Shernon massima trasparenza e senso di responsabilità, il nostro territorio non può subire un nuovo colpo al tessuto occupazionale”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

“Continuo a seguire in sinergia con il Mise l’evoluzione del caso Mercatone Uno. Il Tavolo svoltosi ieri ha Roma non scioglie dubbi e riserve sul futuro del marchio e dei lavoratori attualmente a rischio, anche in Friuli-Venezia Giulia”. Queste le prime parole di commento del Portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle Luca Sut, da mesi impegnato sul fronte istituzionale della crisi aziendale che vede al centro la rinomata catena di GDO, presente in regione con i punti vendita di Sacile, Monfalcone e Reana del Rojale, quest’ultimo ad oggi ancora chiuso in attesa della ristrutturazione. “Importante è stata l’attivazione del Tavolo di Crisi presso il Ministero – sottolinea Sut – in virtù della quale ho presentato da poco un’interrogazione parlamentare, volta a porre l’accento sulla necessità di riprendere in mano un discorso aziendale che abbiamo ereditato dal precedente Governo ma che si ripropone nella sua drammaticità nonostante la recente cessione a Shernon Holding”. L’azienda cessionaria, da quanto emerso a seguito dell’incontro ministeriale di ieri, si è impegnata a presentare entro il 30 maggio piano aziendale e progetto di rilancio. “Non nego un certo disappunto per questa fase di difficoltà economica che, a pochi mesi dall’acquisto da parte di Shernon, non ci saremmo aspettati – incalza il pentastellato che prosegue nella disamina senza nascondere, tra l'altro, una riserva verso la mediazione ministeriale riconducibile al predecessore di Luigi Di Maio al Mise: “Ancora non è stato reso noto il nome del nuovo socio, il cui ingresso in società porterebbe a una ricapitalizzazione finora solo annunciata. Aspettiamo un piano aziendale credibile e fino a quel giorno continuerò a mantenere alta l’attenzione sul caso. Il nostro territorio deve proseguire sul percorso di ripresa dagli anni di crisi che ha affrontato, ma un nuovo colpo al suo tessuto occupazionale ne minerebbe nuovamente la stabilità – si avvia a concludere il deputato M5S. “Da parte del Mise c’è piena disponibilità a giungere a un esito positivo, ma pretendiamo dall’azienda chiarezza e responsabilità verso gli impegni presi. Di mezzo, ci sono le sorti lavorative di tanti dipendenti, spesso non giovanissimi e di non semplice ricollocazione. Per loro, il Ministero dello Sviluppo economico sta lavorando alacremente, sebbene non mi senta di garantire sul corretto operato della gestione Calenda. Massima solidarietà ai lavoratori in agitazione, a cui garantisco piena collaborazione da parte del MoVimento 5 Stelle che rappresento e che sta lavorando per loro”.

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