A Udine una scuola dell'infanzia che permetta di andare lavorare

Non si ferma l’organizzazione dei servizi per  il prossimo anno scolastico 2022-2023. Per la scuola dell'infanzia saranno disponibili 322 posti in città, probabilmente insufficienti per soddisfare tutte le richieste. Il problema si ripresenta ogni anno. Secondo il Comune di Udine, però, la scuola può davvero diventare uno strumento di conciliazione dei tempi di vita familiare e lavorativa, se si ascoltano le reali esigenze dei genitori. In questa direzione va la proposta avanzata dall’assessora all’Istruzione Elisabetta Marioni e recepita oggi, 7 giugno 2022, dalla giunta comunale.

La proposta

L’obiettivo è coniugare esigenze lavorative con la vita familiare e garantire ai genitori che presenteranno comprovate esigenze lavorative un canale prioritario nell’accogliere la richiesta di iscrizione alla scuola dell’infanzia. Soprattutto per le fasce orarie dalle 7 e 30 alle 16 e  quella dalle 7 e 30 alle 17 e 30 che sono quelle più richieste dalle famiglie. Spiega Marioni: “Sono 332 i posti messi a disposizione dei bambini della fascia d’età compresa tra i 3 e i 36 mesi tra strutture comunali e convenzionate. Il tema è questo: lavoriamo per creare le condizioni affinché venga superata la dicotomia tra carriera professionale e vita privata. Le istituzioni hanno il dovere di comprendere le reali difficoltà delle famiglie e porre dei correttivi per evitare il fenomeno largamente diffuso che porta le mamme e anche, talvolta, i papà a sacrificare il proprio percorso lavorativo per potersi dedicare ai propri figli”. Conclude Marioni: “Al netto della delibera, ritengo che questo sia un tema di grande attualità: le note criticità legate alla denatalità e all’incombente spettro delle culle vuote possono essere superate solo grazie all’adozione di formule e misure che rimettano davvero la famiglia al centro del dibattito politico”.