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Friuli Doc, "Martines è solo un radical chic"

La replica del consigliere forzista Govetto alle parole del dem, riguardo a Friuli Doc: "sarebbe interessante se parlasse dopo aver preso parte agli eventi"

Gli argomenti di discussione, all'interno dell'amministrazione comunale, di certo non mancano mai. L'ultimo, ma solo in ordine cronologico, è quello che riguarda il successo (o meno) dell'ultima edizione di Friuli Doc. Di ieri l'affondo social del consigliere dem Enzo Martines a cui è seguita prontamente la replica del forzista Giovanni Govetto. 

«È difficile non sorridere leggendo le dichiarazioni e i commiserevoli giudizi rilasciati dal già candidato sindaco di Udine Vincenzo Martines. Esternazioni che più che rappresentare una critica al sindaco e alla maggioranza politica della città ,coinvolgono le migliaia e migliaia di cittadini che hanno partecipato con gioia, entusiasmo e soddisfazione al weekend di festa in cui sono stati messi al centro i sapori, i gusti, le tradizioni e le origini del nostro territorio e della nostra cultura», esordisce il consigliere di maggioranza. 
«Fosse stato per il PD il Friuli Doc anche quest'anno non si sarebbe svolto. Basta osservare la loro assenza ed il loro silenzio sui numerosissimi canali social a disposizione dell'opposizione. Chi ha partecipato ha visto e può giudicare la bontà di questa edizione del Friuli Doc (la seconda che si è svolta durante la crisi pandemica). Degli esponenti Dem nemmeno l'ombra. Quasi che il Friuli Doc sia una festa appannaggio della parte politica che ormai governa quasi tutte le amministrazioni regionali. Nessun consigliere regionale o comunale di opposizione si è degnato di partecipare a qualcuno dei numerosi eventi che hanno caratterizzato la festa. Ciò nonostante la rappresentanza delle istituzioni - non solo quelle politiche - non è venuta meno. Gli ospiti, i friulani che hanno tenuto alto il nome della nostra terra nel mondo, erano presenti. Interessante esempio di come una certa politica abbia la capacità di essere distante dai cittadini», continua Govetto.
«Il Consigliere Martines può criticare ed emettere tutte le sentenze che ritiene, io le leggo volentieri: sarebbe interessante se parlasse dopo aver preso parte agli eventi (compresa la Fieste de Patrie dal Friul, da lui bocciata senza appello ma che non ha registrato la sua presenza, al contrario di quella di molti sindaci del territorio). Ma anche questo non conta: l'unica sentenza che conta è quella che sarà data dai cittadini, dalle migliaia e migliaia di cittadini che hanno partecipato alla festa», affonda Govetto.
L'ultima replica del consigliere di maggioranza alle parole di Martines riguarda la scelta della grafica e del gadget. «Non si comprende, infine, il fastidio che Martines manifesta per il tappo di sughero. Forse gli amanti del buon vino sono tutti beoni o ubriaconi? Forse il vino è qualcosa di cui ci dobbiamo vergognare e che dobbiamo nascondere? Io non credo. Martines è degno rappresentante di una cultura politica radical chic che guarda il popolo che affollava gli stand enogastronomici con supponenza e superiorità. Un degno rappresentante di coloro che criticano senza nemmeno aver aperto le venti pagine di programma dei festeggiamenti che contengono un nutrito calendario di eventi, stand, incontri culturali, premiazioni, presentazioni di libri e molto altro».
«Ricordo che il Friuli Doc non è la festa o la celebrazione di una parte politica. Il Friuli Doc è di tutti e per tutti. Sarebbe bello se tutta la politica, opposizione inclusa, avessero la capacità e il coraggio di partecipare. Lasciamo perdere la critica al tappo di sughero e brindiamo assieme alla nostra bella città, al nostro Friuli, alla nostra terra, magari facendoci vedere assieme. Le polemiche politiche usiamole per altro», conclude Govetto.

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