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Giovedì, 25 Aprile 2024
cessione del credito

Stallo sul Superbonus: la Regione non potrà acquistare i crediti fiscali

In base a una norma inserita all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri le amministrazioni pubbliche, come i Comuni o le Regioni, non potranno acquistare i crediti fiscali legati al Superbonus

All'indomani del voto unanime del Consiglio regionale sulla possibilità che la Regione Friuli Venezia Giulia possa acquistare i crediti fiscali di cittadini e imprese relativamente al Superbonus edilizio dal Governo sembra arrivare uno stop in seguito alcune criticità tecniche. In base a quanto prevedrebbe una norma inserita all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, con l'obiettivo di evitare la formazione di nuovo debito pubblico, le amministrazioni pubbliche, come i Comuni o le Regioni, non potranno acquistare i crediti fiscali legati al Superbonus. La Regione ha approvato un emendamento finalizzato ad avviare un percorso di verifica su un possibile intervento pubblico, anche attraverso le proprie società partecipate, come Friulia o Fvg Plus, per assicurare una maggiore circolazione dei crediti e consentire alle imprese di continuare a operare. In sede tecnica della Conferenza delle Regioni e Province autonome era emerso come la complessità dell'operazione finanziaria, del tutto nuova per un ente pubblico, necessitasse di un coordinamento complessivo. Inoltre era stata stabilita anche la necessità di un previo assenso del ministero dell'Economia e delle Finanze per ridurre il rischio di impugnazione delle leggi regionali in sede di controllo. Sono dunque state comunicate dal Ministero dell'economia e delle finanze delle criticità tecniche e ora Governo e Regione sono impegnati a trovare soluzioni per facilitare la cessione dei crediti degli istituti di credito, al fine di non lasciare famiglie e imprese nelle pesanti difficoltà derivanti dal mancato acquisto dei crediti legati alle ristrutturazioni edilizie.

Opposizione

"Il boom dell'utilizzo dei bonus (superbonus 110 per cento, bonus facciate 90 per cento, bonus efficientamento 65 per cento, bonus ristrutturazioni 50 per cento) ha creato una situazione di stallo del mercato dove banche e imprese infatti hanno esaurito gli spazi per acquisire ulteriori crediti da parte dei cittadini che hanno effettuato gli interventi, causando dunque un blocco di investimenti e quindi del lavoro. L'obiettivo quindi era di risolvere questa situazione, cosa che, dopo le iniziali resistenze rispetto all'urgenza del provvedimento, è stata raggiunta: non eravamo in cerca di bandierine, ma di soluzioni per i nostri cittadini e le nostre imprese", aveva dichiarato la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd), prima firmataria di una proposta di legge "Acquisto dei crediti fiscali" per la quale aveva chiesto lunedì in Aula la discussione urgente, rigettata dalla maggioranza di centrodestra.

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