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Referendum, Fontanini: il voto conferma la volontà di non chiudere le Province

Il presidente non esclude di impugnare altri atti e rilancia il modello Provincia di Udine e area metropolitana di Trieste per il Fvg

Il risultato del referendum in Friuli Venezia Giulia conferma quanto avevo preannunciato: aver voluto abolire le Province prima degli altri e prima del voto sulla modifica della Costituzione unicamente per vantarsi di essere i primi della classe, si è rivelato un grande pasticcio con uno Statuto di autonomia in completa difformità rispetto alla Costituzione dalla quale discende. Con il voto di ieri, di fatto, gli elettori - anche nella nostra regione - potevano mettere il sigillo sul superamento delle Province ma non è stato così. Ecco perché alla Provincia di Udine alla pari delle Province che, a livello nazionale, mantengono la struttura prevista dalla legge Delrio, vanno riconosciute le loro competenze, in primis la gestione dell’edilizia scolastica. E’ una richiesta legittima. Così il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini sul voto di ieri che apre nuovi scenari per gli enti intermedi della Regione.

Referendum voto scheda elettorale votazione elezioni2-2Dopo il ricorso contro il commissario ad acta inviato dalla Regione per approvare il piano di subentro in materia di edilizia scolastica, Fontanini non esclude di impugnare altri atti davanti a nuove prove di forza e di prepotenza da parte della Regione.Il voto di ieri, per la parte del quesito che riguardava l’abolizione delle Province, ha consegnato un verdetto importante: la volontà popolare di non chiudere le Province anche nella nostra regione. Con questo risultato dovrà ora fare i conti la presidente Serracchiani – aggiunge Fontanini - e la maggioranza regionale che hanno voluto fare troppo in fretta e legiferare d’anticipo anche sulla soppressione delle Province, senza attendere il responso dei cittadini che si è rivelato, a stragrande maggioranza, non in sintonia con l’operato della Governatrice”. Nell’annunciare che la Provincia di Udine richiederà il rispetto della Costituzione, che l’Ente sia tutelato e riconosciute le sue funzioni, Fontanini auspica che questo scenario consenta alla Regione di fare un vero salto di qualità in materia di organizzazione degli enti locali. “Poiché sono state riconosciute le Province, confido nella possibilità di rilanciare il disegno della Provincia del Friuli e della città metropolitana di Trieste in coerenza con la dualità che caratterizza questa regione. Mi auguro sia possibile sentire al riguardo come la pensano i cittadini, - conclude Fontanini - passaggio che proprio quest’estate è stato impedito dal Consiglio regionale che non ha ritenuto ammissibile il quesito”.

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