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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pittoni (Lega): «Il sindaco chieda il ponte aereo per riconsegnare gli indesiderati»

Il consigliere del Carroccio si appella a Honsell: «In Fvg nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo a che fare con afghani o pakistani che non scappano da nessuna guerra»

«Utilizzare il ponte aereo già operativo tra Italia e Afghanistan, dov'è presente un nostro contingente militare, per riconsegnare chi non ha titolo per restare».

Lo suggerisce Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord a palazzo D'Aronco, in una mozione con cui chiede al sindaco di Udine Furio Honsell di farsi portavoce della proposta con il Governo nazionale. «Gli amministratori locali – spiega Pittoni -, quando si muovono in sintonia, hanno il loro peso e ci sono almeno tre cose concrete che Roma può fare per contenere l'invasione.

In Fvg nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo a che fare con afghani o pakistani che non scappano da nessuna guerra, accolti solo perché l'Italia – unico caso in Europa - s'è inventata un terzo livello di protezione, che copre più della metà di quanti vengono accettati e che può essere abolito in qualsiasi momento. Detto dell'intesa che si può trovare col governo afghano per restituire gli indesiderati (alla luce anche del fatto che i nostri C130, aerei di grande capienza che fanno la spola con il Paese asiatico, capita viaggino semivuoti), va infine ricordato che spesso i migranti intercettati si potrebbero tranquillamente restituire al Paese di primo ingresso (principalmente Ungheria e Austria) se solo al ministero dell'Interno funzionasse l'Unità Dublino, che ha 60 giorni di tempo per ricostruire i loro spostamenti, ma non ha sufficiente personale per gli accertamenti. Un “risparmio” - conclude Pittoni - che moltiplica le presenze di clandestini, decuplicando alla fine la spesa». 

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