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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Panariti: «A Friuli Innovazione il 42% delle risorse, non si deve essere autoreferenziali»

L'assessore interviene dopo le dichiarazioni di Germano Scarpa, presidente del parco scientifico udinese, che ha lamentato un sottofinanziamento istituzionale

«Nel 2017 le risorse messe a disposizione dall'Amministrazione regionale attraverso la legge di stabilità per il sistema dell'innovazione e del trasferimento tecnologico in Friuli Venezia Giulia ammontano a 850.000 euro, e ne beneficiano tutti i parchi scientifici e tecnologici». Le parole sono dell'assessore regionale Loredana Panariti, che precisa che «Friuli Innovazione non è sottofinanziata dalla Regione, la quale anzi ha fatto un riparto a suo favore di 360 mila euro (pari a oltre il 42% del totale) in considerazione anche delle difficili condizioni finanziarie in cui versava il Parco. L'Amministrazione regionale rivendica la scelta di tale riparto, che non è certo da "braccino corto", come si rammarica il presidente Scarpa, e non può essere attribuito all'intervento di alcun consigliere di opposizione».

"INTEGRAZIONE TRA I PARCHI". Rispetto al sostegno che la Regione garantisce annualmente nella convinzione che «i Parchi scientifici e tecnologici, attraverso le azioni di rafforzamento della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, e il Bic Incubatori Fvg, in qualità di incubatore certificato, possono svolgere un incisivo ruolo per la crescita della competitività del sistema economico territoriale», Panariti evidenzia che «l'intervento regionale si realizza con il finanziamento di specifici progetti, preferibilmente congiunti, mediante azioni d'indirizzo e di promozione della collaborazione e del coordinamento tra i parchi, tenendo conto delle competenze di ciascun soggetto e dalle sue relazioni territoriali ed extraterritoriali. L'obiettivo di una forte integrazione tra parchi scientifici non significa annullamento delle specificità ma messa a regime delle competenze e riduzione degli oneri di gestione che, ad esempio, in Friuli Innovazione vedono alti costi aziendali per le figure di direzione». «È in questa logica che è stato finanziato il progetto congiunto OIS FVG (Open Innovation System FVG), che ha l'obiettivo di promuovere e sostenere la crescita del sistema produttivo regionale basata sull'innovazione, in una logica di sistema».

PROFESSIONALITÀ, NON POLTRONE. «I velocissimi cambiamenti a cui abbiamo assistito, infatti, mettono in evidenza come sia la forza strategica l'elemento che fa la differenza, la capacità di avere uno sguardo lungo, di sviluppare processi economici e tecnici disponendo di capacità e relazioni che superano i confini regionali. La Regione ha come parole d'ordine l'interazione e la collaborazione tra soggetti differenti, e su questa linea si muove, anche se - evidenzia l'assessore - la crescita dei parchi scientifici e tecnologici non può essere messa in capo ai finanziamenti della Regione, che peraltro condivide la necessità di conservare le professionalità e non le poltrone».

NO AUTOREFERENZIALITÀ. In sostanza «per creare un reale ecosistema favorevole all'innovazione ed essere vincenti nella competizione globale -
conclude - è necessario generare un volano riconoscibile anche dall'esterno e non essere autoreferenziali. L'apertura dei mercati della conoscenza, l'accesso alle informazioni e l'accelerazione tecnologica impongono la logica dell'open innovation e ci dicono chiaramente che è necessario scegliere e investire in ciò che si considera strategico per la propria competitività».

 

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