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"La giustizia italiana va riformata insieme"

L'avvocatura friulana chiede con forza di poter avere un ruolo attivo nella formazione delle future leggi che dovrebbero porre rimedio alla lentezza e al costo della giustizia italiana. I Giovani Avvocati: "Non smatelliamo la Giustizia!"

Oggi, in occasione dell'astensione dalle udienze, indetta dall'OUA per le giornate del 18,19 e 20 febbraio 2014, i Consigli dell'Ordine di Udine e di Tolmezzo, unitamente alle associazioni forensi, hanno svolto un'assemblea dove si è lanciato un appello, anche al governo Renzi, affinchè l'Avvocatura possa avere un ruolo attivo a livello nazionale nella formazione delle leggi. 

"Da anni si discute in Italia del 'problema giustizia' e questa si individua principalmente nell'eccessiva durata dei processi civili e penali". Ci spiega Andrea Galimberti, presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Udine. "I 17 interventi che i tecnici-burocrati dei Ministeri hanno elaborato negli ultimi 8 anni sono sempre stati disorganici ed estemporanei; con il paradossale effetto di aumentare la durata e il costo del processo".  

I dati nazionali provenienti dal Ministero della Giustizia evidenziano chiaramente come la durata media dei procedimenti sia aumentata di circa due anni in solo un quinquennio. Da 5,7 anni nel 2005 a 7,4 nel 2011. E come la durata, sono lievitati anche i costi. Nel decennio 2002-2012 sono aumentati del 55,62% per il I grado di giudizio, del 119,15% per l'Appello e del 182,57% per la Cassazione.

Recita il volantino distribuito oggi in Tribunale: "Alcuni esempi di questa giustizia fatta dai burocrati per i ricchi: sono il ricorso al Tar, che adesso ha un costo minimo di 650 euro o il bollo di ogni pratica che è passato da 8 a 27 euro. Solo nel 2013 inoltre lo Stato ha pagato 387 milioni di euro per l'irragionevole durata dei processi".

 A fronte di questi dati, l'Avvocatura italiana, stanca anche di essere additata spesso come la responsabile dell'allungamento e dei costi dei processi, ha manifestato la propria disponibilità a collaborare per il miglioramento della Giustizia. Chiede quindi la presenza di almeno 5 avvocati nell'ufficio legislativo del Ministero (cosa fra l'altro prevista e legittima, ma quasi mai avvenuta). E propone inoltre di smaltire l'arretrato civile attraverso la stessa Avvocatura, con la redazione delle sentenze, e di ridurre tempi e costi delle cause mediante organismi alternativi alla risoluzione dei conflitti civili, come le camere arbitrali e gli organismi di mediazione.

Assemblea dell'Ordine degli avvocati di Udine e Tolmezzo

All'appello dell'Assemblea si è aggiunta anche l'Aiga, l'Associazione italiana Giovani Avvocati. "Lo Stato - ci spiegano - deve garantire il diritto di difesa. Il taglio del gratuito patrocinio costringe gli avvocati a lavorare quasi gratis. Le tasse e le spese sempre crescenti impediranno agli avvocati di continuare a difendere i cittadini meno facoltosi. Dobbiamo lottare inseme all'Avvocatura per uno Stato di diritto e per una migliore Giustizia e per tutti. Dei piccoli esempi: adesso se perdi una causa e vuoi conoscere la motivazione della sentenza, devi pagare. Se perdi in primo grado e vuoi andare in appello, devi pagare il 50% di più che per il primo grado. Se perdi in appello e vuoi ricorrere in cassazione, devi pagare il doppio che per il primo grado. Si sta smantellando la giustizia".

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