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Giovedì, 28 Marzo 2024
Contro la mafia

Dal Friuli Venezia Giulia il primo software per fermare le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici

Con questo sistema le forze dell'ordine riusciranno a potenziare di dieci volte la loro capacità di verifica di informazioni sulle imprese che vogliano lavorare con il settore pubblico. Secondo Callari: "Un unico a livello nazionale che verrà copiato"

È stato realizzato in Friuli Venezia Giulia il primo software in grado di monitorare le aziende che vogliano partecipare ad appalti pubblici. Un sistema che metterà in relazione banche date di enti diversi per aiutare la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e delle concessioni di lavori, servizi e forniture di carattere pubblico. Questo sistema comporterà anche una semplificazione delle procedure stesse così che potranno essere evase in modo puntale e veloce. Messo a punto con una collaborazione tra Insiel, Dia e Anac, il software dialogherà e metterà in relazione tra loro le banche dati delle diverse istituzioni. Per raggiungere questo risultato sarà necessario da una parte che le amministrazioni aggiornino le loro procedure e, dall'altra, che lo Stato consenta finalmente lo scambio di informazioni fra enti, superando alcune rigidità legate alla tutela della privacy.

Come funziona

Grazie a questo strumento, che si basa anche su un miglior utilizzo dei sistemi digitali "le forze dell'ordine – ha spiegato l'assessore al Patrimonio e ai sistemi informativi, Sebastiano Callari – riusciranno a potenziare di dieci volte la loro capacità di verifica di quelle informazioni sulle imprese che sono già in rete, limitando così le infiltrazioni delle organizzazioni malavitose negli appalti pubblici, soprattutto in questa fase caratterizzata dai grossi investimenti garantiti dal Pnrr". Ieri è stato siglato il protocollo d’intesa tra la Regione e le prefetture di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone. "La firma di questo accordo è un evento fondamentale per la storia del Friuli Venezia Giulia – ha sostenuto Callari –. Realizza infatti una piena e leale collaborazione fra le istituzioni in un'ottica di semplificazione degli atti amministrativi che deve rappresentare il fulcro dello sviluppo della nostra Regione. Un risultato ottenuto grazie a Insiel, che ancora una volta dimostra di essere un'eccellenza al servizio del nostro sistema". "La stretta collaborazione fra le prefetture e il sistema degli appalti della pubblica amministrazione, che in Friuli Venezia Giulia trova nella centrale unica di committenza (Cuc) la principale protagonista, porterà a una velocizzazione delle procedure in favore sia di chi fa impresa che della collettività in modo trasparente e nel pieno rispetto della privacy. Questa – ha aggiunto l'assessore – è una best practise, un modello che va esportato in altre aree del Paese".

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