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"No ad altri migranti in montagna", Mazzolini contro il business dell'accoglienza

Il pensiero dell'esponente della Lega Nord dell’Alto Friuli e responsabile Sicurezza del Carroccio

“Non siamo contro chi accoglie le famiglie che scappano da una guerra, ma contro chi specula sulla pelle dei migranti guadagnando centinaia di migliaia di euro. Mi riferisco a enti, associazioni, cooperative”. E’ il pensiero di Stefano Mazzolini, esponente della Lega Nord dell’Alto Friuli e responsabile Sicurezza del Carroccio. “Non possiamo accettare l’invio di migranti nei paesi della montagna, dove ogni giorno si lotta per la sopravvivenza, per riuscire a rendere il territorio attrattivo dal punto di vista turistico. Non è con una politica dell’accoglienza scellerata che si possono migliorare le cose”. Senza contare che, per Mazzolini, più migranti nei piccoli paesi di montagna equivale a meno sicurezza per i residenti e i turisti. 

stefano mazzolini-2“Nel 2017 e nel 2018 l’accoglienza in Friuli costerà 21 milioni di euro: risorse che saranno gettate al vento all’insegna del buonismo, anziché dare conforto a tutte quelle famiglie che sono in difficoltà e che faticano ad arrivare a fine mese. Meglio assegnare 35 euro al giorno ai profughi con cellulare e scarpe da ginnastica all’ultima moda – conclude l’esponente del Carroccio – che sostenere i nostri concittadini, costretti a non accontentare i desideri dei figli per tirare avanti. Ormai siamo alla follia e le amministrazioni di centrosinistra stanno contribuendo ad affondare questa nostra regione. Ma l'importante è dare un cellulare e una linea wi-fi ai clandestini”.

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