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Università di Udine ed ERSA uniscono le forze per il comparto agricolo

Nasce CRITA, una nuova società consortile per far crescere e promuovere le aziende e i prodotti del territorio rurale del Friuli Venezia Giulia. Stanziati 10 milioni di euro per i progetti dedicati

Nasce CRITA, che sta per Centro di Ricerca e Innovazione Tecnologica in Agricoltura. I soci fondatori sono l’Università degli Studi di Udine e l’Ersa. L’obiettivo è quello di lavorare sinergicamente su diversi fronti: ricerca, sperimentazione, innovazione, diffusione e divulgazione. Stanziati 2.250.000 euro, che saranno veicolati in dieci progetti di ricerca di filiera della durata triennale.

Le caratteristiche del CRITA sono state presentate durante l’incontro “Agricoltura 2020: le filiere produttive tra tradizione e innovazione”, nella sede della Regione a Udine, alla presenza dell’assessore regionale Claudio Violino, del rettore dell’Università degli Studi di Udine, Cristiana Compagno, oltre che del presidente del CRITA stesso, Luca Bulfone. Ad illustrare i progetti del CRITA Scarl, il direttore, Enrico Artini.

L’ASSESSORE. “Il centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura - sostiene Claudio Violino, assessore regionale- rappresenta un efficace coordinamento tra enti ed istituzioni per dare risposte concrete alle esigenze che provengono dal territorio e dal mondo agricolo. In un periodo in cui soffriamo di mancanza di fondi, il CRITA si configura come uno strumento funzionale al servizio del mondo della ricerca e del trasferimento tecnologico in agricoltura. L’attività del CRITA, - continua l’assessore - che vede in prima linea Ersa e i dipartimenti afferenti alla ex facoltà di Agraria dell’Università di Udine, in questi mesi ha già avuto l’opportunità di svilupparsi e la sua operatività nei prossimi mesi sarà ancora più incisiva”.

IL RETTORE. “La costituzione di CRITA scarl - sottolinea inoltre, Cristiana Compagno, rettore dell’Università di Udine - costituisce un’importante opportunità per rendere più solida la collaborazione, peraltro già ampiamente collaudata nel passato, tra Università ed ERSA, focalizzando gli sforzi dei due soggetti su attività in cui, nel rispetto delle competenze e delle peculiarità istituzionali di ciascuno, possano trovare realizzazione progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico di utilità per la valorizzazione del patrimonio rurale regionale. Esprimo particolare soddisfazione - continua il rettore - per l’intento di coordinamento tra entità deputate alla ricerca e al trasferimento tecnologico e chi opera in ambito produttivo, che potrà senz’altro dare impulso e sostegno al comparto agricolo regionale. Come rettore dell’Università di Udine, fa particolarmente piacere constatare che, accanto all’obiettivo di ampliare le conoscenze, ci si ponga quello di contribuire alla formazione di giovani che potranno auspicabilmente prestare la loro opera nel campo non solo della ricerca e della sperimentazione, ma anche nel difficile compito dell’assistenza tecnica ai produttori”.

OBIETTIVI e AZIONI. Il CRITA nasce con l’intento di favorire un efficace coordinamento e integrazione tra i soggetti pubblici che, nell’ambito del territorio regionale, sono impegnati in attività di ricerca, sperimentazione, innovazione e operano per la diffusione e divulgazione dei risultati nel territorio regionale. Svolgerà, inoltre, attività di progettazione e realizzazione di programmi di ricerca per l’acquisizione di conoscenze necessarie per la definizione di nuovi prodotti, processi produttivi e servizi e si impegnerà in azioni per trasferirle all’imprenditoria regionale, in particolare nei settori agricolo, forestale, agroalimentare ed ittico.

CRITA, opererà dunque a livello di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico. Gli obiettivi generali sono quelli di promuovere la ricerca sulle produzioni agroalimentari, potenziare la comunicazione verso il consumatore, sviluppare le filiere agro-alimentari locali, potenziare la professionalità degli operatori e favorire la promozione dei consumi con operazioni di marketing.
 

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