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Mazzolini (Lega): «In arrivo una rivoluzione nel settore alberghiero»

«Con la riforma urbanistica in campo alberghiero stravolgeremo le vecchie logiche. Saremo i primi a proporre un modello innovativo non soltanto in Italia, ma anche in Europa. In questa “rivoluzione”, il Friuli Venezia Giulia sarà capofila». Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio Regionale, non nasconde la sua soddisfazione e l'attesa di toccare con mano le proposte contenute nel Pdl “Recupero competitività”, depositato a Trieste dal gruppo della Lega e che ha preso forma proprio su spunto di Mazzolini. Un ventaglio di idee nate dall'esperienza turistica e dalla visione imprenditoriale maturata dall'esponente leghista tarvisiano.

Molte le sfumature contenute nella misura. Condhotel, piano alberghi e incentivi per le strutture ricettive in aree naturali sono alcuni dei cardini del progetto, «pronto - assicura Mazzolini - non soltanto ad assicurare nuove possibilità di sviluppo per i professionisti del settore ricettivo, ma anche a portare molti benefici all'indotto». È così per la formula dei condhotel, strutture turistiche a gestione unitaria che abbinano le camere di albergo a più ampi appartamenti. «Sono un’occasione per gli albergatori e una possibilità di investimento per i privati - puntualizza il vicepresidente del Consiglio regionale -. Gli appartamenti, a differenza delle camere di hotel, devono essere dotati di una cucina. Non è necessario che gli appartamenti siano nella stessa struttura dell’albergo, ma anche in altra struttura dello stesso comune o a un raggio di un chilometro dall’albergo stesso se situati in comuni diversi. Le strutture ricettive alberghiere esistenti possono riqualificarsi in condhotel, solo se al termine della riqualificazione acquisiscono o dispongano di almeno la quarta stella». Scegliendo di incrementare il proprio “rating” di una stella, per esempio, alla struttura ricettiva verrebbe data la possibilità di costruire appartamenti fino a 200 metri dall'hotel, se il terreno è di proprietà. Le abitazioni così create possono essere vendute, restando però in capo alla gestione dell'albergo. «In America - sottolinea Mazzolini - questa formula ha assicurato un contributo importante nell'incrementare il Pil di ben 5 punti». In tutti i casi di gestione unitaria e di fornitura di servizi alberghieri, quindi anche nel caso del condhotel, la proprietà delle singole unità abitative, delle camere e delle suite è frazionabile a patto che i proprietari utilizzino in via esclusiva le proprietà per non più di 1/12 del periodo di apertura effettiva della struttura.

E non finisce qui. Incentivi saranno assicurati anche alle strutture che sceglieranno di dotarsi di centri benessere, piscine, saune, parchi, nel caso si acquisisca una classificazione superiore rispetto alla precedente o un’importante riqualificazione energetica e se si utilizzano materiali da costruzione provenienti da filiere del territorio regionale o forniti da aziende con sede in Regione. «Così facendo promuoveremo la riclassificazione di strutture ricettive turistiche - aggiunge Mazzolini -: saranno escluse dal calcolo della superficie e della volumetria edificabile sull’area di intervento, le piscine coperte, le palestre, i locali fitness o wellness o relax, a condizione che la struttura acquisisca o disponga della quarta stella». “Recupero competitività” mira a incentivare il “chilometro zero”, cioè a favorire gli acquisti dei materiali o l'ausilio alle figure professionali locali, aumentando la cubatura edificabile a chi si rivolgerà ad aziende o professionisti con sede fiscale in Friuli Venezia Giulia «con evidenti benefici - fa notare l'esponente della Lega - anche per la Regione, che in questo modo potrà incamerare l'Iva da parte di chi paga le tasse sul territorio».

Le strutture alberghiere esistenti dal 31 agosto 2018 potranno essere ampliate e ristrutturate anche in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi. Si potrà anche demolire e ricostruire l’intero compendio immobiliare o utilizzando un edificio esistente o realizzando un nuovo corpo edilizio nell’area di pertinenza urbanistica, anche con destinazione d’uso diversa, al fine di trasformalo in struttura alberghiera. A integrazione dell’offerta turistica di qualità, la proposta di legge incentiva le strutture ricettive ecocompatibili in aree naturali che utilizzano manufatti realizzati con materiali naturali o tecniche di bioedilizia adattando edifici con elementi facilmente rimovibili e anche in aree non urbanizzate. «Il territorio - commenta l'esponente della Lega - guarda alla recente tendenza del turismo emozionale, ad integrazione dell’offerta turistica già esistente puntando ad espandere l’offerta turistica di qualità. Esempi sono gli alloggi e i locali di somministrazione galleggiante in fiumi, canali, ambiti lagunari o costieri, alloggi sopraelevati nell’ambito di contesti arborei, con eccezione degli alberi monumentali compresi nell’elenco regionale, palafitte e cavane e alloggi realizzati all’interno di botti e cavità».

Insomma, una proposta con molteplici benefici, pronta a stravolgere in positivo l'ambito della ricettività regionale: «È una norma - conclude Mazzolini - che avrà ripercussioni positive dal mare ai monti, senza dimenticare le città. Il progetto potrà essere un esempio anche per tutte le altre regioni d'Italia. Tutto questo è nato prendendo spunto da altri modelli e, soprattutto, dal confronto con gli imprenditori. Le idee migliori nascono dal dialogo».

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