Salvini a Udine, tra selfie, profughi e referendum costituzionale
Prima l'arrivo al parco Moretti, poi la visita alla "Cavarzerani" e successivamente l'appuntamento di Codroipo, per dar man forte al sindaco uscente Marchetti a fine campagna elettorale
Disponibile, convinto delle sue idee, social: Matteo Salvini conferma nella tappa udinese quello che già si sapeva di lui, come politico e come personaggio mediatico (che in tanti casi sono la stessa cosa).
Prima un passaggio al parco Moretti, dove ha esternato e si è prestato a diverse foto con chi ha partecipato all'incontro, poi il passaggio alla "Cavarzerani" (ancora in essere) e infine la corsa verso Codroipo.
Fuori dalla ex caserma ha anche girato un video in diretta, armato di tablet e vis polemica contro lo stato delle cose. Le immagini.
Diversi i temi toccati dal leader della Lega: dalla specialità regionale «Quella del Friuli non si tocca e se c'è una riforma a metterla in discussione è quella di Renzi» ha dichiarato Salvini, al tema immigrazione con una frecciata a Italia, Europa e Nato accusate di «perdere tempo, con persone che muoiono nel Mediterraneo e altre che sbarcano e non scappano da nessuna guerra». Lo stesso discorso è stato ripreso all'uscita della Caserma Cavarzerani che Salvini ha visitato alla presenza del Prefetto di Udine: «I funzionari fanno il massimo per la cittadinanza, ma qua ci sono centinaia di persone che si alzano la mattina e non hanno come impegnare la giornata per tirare sera. Ditemi voi se questa è un'accoglienza o un business che mette le realtà territoriali in condizione di limitare i danni».
L'uscita dalla "Cavarzerani"