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Caso Amga: Ioan porta l'esposto alla Procura

Il centrodestra udinese ha depositato le carte sulla vendita della Società a Hera: secondo il consigliere comunale mancano i requisiti per le cariche amministrative e diversi documenti non consegnati all'opposizione

Questa mattina i capigruppo dell'opposizione in Consiglio Comunale, oltre ad Adriano Ioan e a Maurizio Vuerli, hanno depositato il primo esposto alla Procura della Repubblica sul caso Amga: si tratta di un dossier che ripercorre la vicenda analizzando le ombre e tutte le criticità accumulate in cinque mesi; ogni passaggio è documentato e supportato da 14 allegati. 
Ad illustrare l'esposto oggi è stato Adriano Ioan, nella sala del Gonfalone di Palazzo D'Aronco: “Siamo stati accusati di fare politica con le carte bollate – ha dichiarato il leader del centrodestra -. Se non ci sono altre soluzioni, visto che gli organismi di controllo non esistono più, è il consigliere comunale che, nella sue veste istituzionale, ha il diritto/dovere di svolgere questa funzione di controllore affidatagli dal popolo. Vorrei ricordare che questa è la seconda volta che bussiamo alla, e certamente non bussiamo per stupidaggini”.
 
Sulla vendita di Amga a Hera Ioan annuncia un'altra soluzione: 
Stiamo valutando anche la strada del ricorso al Tar per chiedere la sospensiva della nomina del presidente di Amga; l'unico ostacolo sono i costi, vedremo se fare una colletta fra noi consiglieri di minoranza”. 

Nella prima parte dell'esposto si sottolinea il profilo di Amga: nel 2004 il suo valore di produzione era di 80 milioni di euro, nel 2012 oltre 366 milioni. Ioan si domanda: “Com'è possibile immaginare che con una società di questa natura si possano perdere le gare?” e aggiunge:  “Se la società navigasse in così cattive acque e fosse da rottamare, come mai il colosso emiliano Hera sarebbe pronto a pagare quella vagonata di soldi?”.

Il secondo elemento di criticità sollevato nell'esposto concerne i requisiti dirigenziali: “Il ragionier Craighero non è in possesso dei requisiti per poter ricoprire la carica di presidente di Amga; potrà essere anche il più bravo revisore dei conti, ma non è mai stato alla guida di una società internazionale e di una multiutility. Pertanto, senza questa necessaria esperienza che doveva essere vincolante per la scelta del presidente, come avrà mai fatto in 15 giorni – dal 9 al 23 gennaio – un neofita del settore a dichiarare che il progetto di fusione Amga-Hera fosse il migliore possibile?”. 

Inoltre alla magistratura è stato chiesto di intervenire sulla mancata consegna delle carte richieste dall'opposizione e mai consegnate: “Siamo di fronte ad omissioni gravi: il fatto che l'amministrazione comunale continui, in spregio a precise norme, a ignorare la nostra richiesta di ricevere, come da regolamento, le carte, vuol dire che ci vogliono tenere nascosto più di qualcosa”. 

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