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Invasione di topi: la montagna del Friuli è stata presa di mira dai roditori

A segnalare il problema è l'esponente del Pdl in Consiglio regionale Franco Baritussio, che ha presentato un'interrogazione urgente al Presidente Tondo. Baritussio lamenta carenza di informazioni sull'argomento

La proliferazione di topi nelle aree montane del Friuli Venezia Giulia, è l’argomento di un’interrogazione urgente presentata dal vicepresidente del Gruppo Pdl in Consiglio regionale, Franco Baritussio.
 
“Da alcuni mesi – rileva Baritussio – viene riscontrata una presenza assolutamente anomala e straordinaria di topi nelle aree montane del Friuli Venezia Giulia. Dalle prime comunicazioni dell’Azienda sanitaria competente emesse qualche tempo fa non sussistono allarmi per quanto riguarda la salute dell’uomo, in particolare dopo le prime analisi effettuate su alcuni campioni di topi trovati morti. Nelle ultime settimane, però, il fenomeno si è fatto ancora più insistente e grave, poiché sempre più frequenti sono le segnalazioni di ratti che ormai cominciano a penetrare nelle abitazioni civili”.
 
Ecco perché l’esponente del Pdl, facendosi portavoce della preoccupazione della popolazione locale, ha interrogato il presidente Renzo Tondo per sapere “se il monitoraggio da parte delle strutture sanitarie stia continuando e, quindi, venga confermata l’assenza di pericolo per le persone, e se, considerato che il fenomeno trova riscontro anche nelle vicine aree della Carinzia e della Slovenia, vi sia già stato un confronto o uno scambio di informazioni utili con le autorità competenti delle regioni a noi confinanti”.
 

Baritussio lamenta una carenza di informazioni e di indicazioni sull’argomento: “Oramai questi topi stanno arrivando nelle case e molte persone non sanno come comportarsi. Non vorrei – afferma – che alcuni, presi dalla panico, tentassero di sbarazzarsi dei topi utilizzando metodologie o strumenti dannosi per la salute dell’uomo. Per questo chiedo al presidente Tondo – conclude Baritussio – se non ritenga necessario che, da parte delle nostre autorità sanitarie, vengano impartite indicazioni utili alle popolazioni interessate, al fine di impedire che, nella caccia al topo, vengano utilizzati metodi errati o venga fatto uso scorretto di sostanze nocive per la stessa salute dell’uomo”.
 

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