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Ritardi in Comune per le pratiche edilizie del Superbonus 110%: l'interrogazione

Per far fronte ai disagi di molti cittadini, il consigliere e capogruppo di Progetto Innovare ha presentato un'interrogazione sulle modalità di accesso alle pratiche in Comune

La corsa al bonus è partita da tempo e sono in tanti anche a Udine che provano a far propria l'opportunità di restaurare e riqualificare le proprie abitazioni con l'ormai famigerato 110%. Però c'è un però: le pratiche devono passare per gli uffici comunali dove però rischiano di arenarsi per tempi che mal si conciliano con le scadenze imposte dal Governo. Per questo è stato Federico Pirone, di Progetto Innovare, a presentare un'interrogazione in consiglio comunale. 

Il bonus

"Numerosi potenziali beneficiari, coadiuvati dai professionisti del territorio, si sono attivati nella nostra città per procedere con gli interventi previsti dalla normativa citata e si sono rivolti al comune di Udine per poter accedere agli atti edilizi relativi agli edifici da riqualificare, lamentando tempi molto lunghi (superiori ai 50 gg) e procedimenti farraginosi per potere avere dal Comune di Udine le risposte attese", considera Pirone. "Nonostante da fine febbraio scorso il Comune di Udine abbia attivato lo sportello telematico comunale che permette l’inoltro on-line all’Amministrazione comunale di tutte le istanze edilizie in appositi moduli digitali, le risposte di quest’ultima non vengono inoltrate digitalmente ma previo appuntamento presso l’Urp del Comune di Udine, dilatando enormemente i tempi di risposta e i disagi per i richiedenti".

Le criticità

"L’accesso atti in questa modalità, inoltre, penalizza ulteriormente coloro i quali sono sprovvisti dei dati in partenza e che necessitano di tempi più lunghi per avviare il procedimento e i notevoli ritardi del Comune di Udine stanno mettendo a serio rischio la riuscita di questi procedimenti da parte dei potenziali beneficiari, con pesanti ricadute e difficoltà nei rapporti di questi ultimi con le banche e gli istituti di credito", sottolinea ancora Pirone. "Il Comune di Udine ha scelto un proprio portale per lo sportello edilizio telematico, non avvalendosi di quello già disponibile e gratuito della Regione (suapfvg.regione.fvg.it, al quale ci si può collegare per i procedimenti relativi alle attività produttive) e da diversi mesi una parte della gestione dell’archivio edilizio comunale è stato esternalizzato, aumentando i tempi di risposta". Inoltre, considera il consigliere, "la regolarizzazione edilizia a cui conduce in premessa il Superbonus 110 % che diversi beneficiari vorrebbero concludere in tempo utile garantirebbe, inoltre, al Comune entrate nel bilancio comunale bilancio e che, con questi ritardi, rischiano di essere rese meno probabili".

L'interrogazione

"Per quale motivo non sono intervenuti con largo anticipo dal punto di vista politico e organizzativo per venire incontro alle aspettative e alle richieste di privati e professionisti, evitando loro i disagi che stanno avendo, accorciando i tempi di ottenimento delle pratiche e limitando la farraginosità dei procedimenti, nonostante la legge del Superbonus 110 % sia in vigore da quasi un anno ed era arcinoto ed ampiamente prevedibile che la platea dei beneficiari sarebbe stata ampia?", domanda Pirone nell'interrogazione. Il consigliere di minoranza chiede inoltre "quali sono i tempi di assunzione e di formazione di queste nuove unità di personale annunciate di recente dal Sindaco, come mai è stato privatizzato parte dell’archivio edilizio comunale, come mai non si può dotare anche l’Urp di un sistema di prenotazione degli accessi simile a quello usato per prenotare gli appuntamenti dei professionisti dal Servizio Edilizia Privata e urbanistica e giudicato molto utile da un punto di vista operativo".

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