rotate-mobile
cure

Il Friuli Venezia Giulia introduce lo psicologo di base

Approvazione unanime del Consiglio regionale di un provvedimento che porterà all'introduzione del servizio dello psicologo delle cure primarie con azioni a sostegno per il benessere psicologico dei cittadini. Previsto anche un potenziamento dei dipartimenti di salute mentale

Approvata all’unanimità la mozione che porterà all'introduzione del servizio dello psicologo delle cure primarie con azioni a sostegno dell'intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di benessere psicologico dei cittadini e del potenziamento dei dipartimenti di salute mentale. Il documento presentato oggi in Consiglio regionale è stato firmato da tutti i Gruppi consiliari, anche del presidente Piero Mauro Zanin. Con l’approvazione anche da parte del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a nome dell'Esecutivo regionale. L'istanza era stata presentata in prima battuta dai consiglieri Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Roberto Cosolini (Pd), per poi trovare strada facendo una serie di ulteriori sottoscrittori con settimane di confronti su vari livelli che, alla fine, hanno suggerito alcune modifiche. Proprio queste sono diventate la base di un emendamento sostitutivo, pienamente accettato dagli stessi promotori originari. Questa volta è la forzista Mara Piccin la prima firmataria, seguita da Honsell e Cosolini, oltreché da Ivo Moras (Lega), Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar) e Claudio Giacomelli (FdI).

Cosa dice il provvedimento

Verranno istituiti nelle case di comunità ambulatori di primo livello di assistenza psicologica in cui operino psicologi delle cure primarie. Questi dovranno soddisfare bisogni espressi o inespressi dai cittadini di tutte le fasce d'età che, in quest'epoca più che mai, si rivelano fondamentali. L'accesso all'ambulatorio potrà avvenire direttamente da parte dell'utente o su richiesta e segnalazioni degli altri professionisti. L’obiettivo è prevenire i disagi di tipo piscologico e dare un supporto alla risoluzione dei bisogni delle persone fragili. Gli psicologi dovranno anche lavorare in sinergia gli altri operatori sanitari dei servizi presenti sul territorio. Inoltre prenderà vita un apposito tavolo tecnico regionale interdisciplinare, intorno al quale è prevista anche la presenza di un rappresentante dell'Ordine degli psicologici e di uno sindacale Sumai.
 

Le reazioni politiche
 

Particolarmente soddisfatte le parole di Honsell che, dopo aver ricordato il ritiro della prima istanza al fine di potenziarne i contenuti poi emendati, ha parlato di "momento molto importante, nato da una discussione collegiale, perché il tema viene preso in considerazione con serietà, condivisione e operatività con prospettive per un futuro di massima incisività. Sembra quasi una delibera, visto l'impegno così forte della Giunta che lo ha fatto proprio". Anche Piccin, dopo aver illustrato l'emendamento, ha evidenziato: "Le soluzioni individuate, che il vicepresidente con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, si è responsabilmente impegnato ad attivare sono una risposta significativa, concreta e vicina dal punto di vista territoriale ai bisogni dei cittadini nella sfera psicologica in questa delicata fase. Positiva l'unità d'intenti del Consiglio". Cosolini ha invece anticipato "un impegno importante per costituire e organizzare questo servizio, prendendo atto di una situazione molto preoccupante, anche e soprattutto tra gli adolescenti, emersa già in periodo pre pandemia". Giacomelli, dal canto suo, ha introdotto il tema "delle criticità endemiche nel nostro Paese, dove il servizio di supporto psicologico, considerato non una cura vera e propria, ha portato l'Italia ad avere più psicologici privati d'Europa in rapporto alla popolazione con una cronica mancanza nel Pubblico, per contro, di un supporto che sarà sempre più necessario nel post Covid". Il pentastellato Andrea Ussai ha quindi ritirato, su richiesta di Honsell, un subemendamento che allargava l'ambito di azione anche ai bisogni infantili, all'età evolutiva e al disagio giovanile. "Saputo dell'iniziativa del collega, a suo tempo, avevo precedentemente evitato di depositare un'istanza molto simile. Accetto la sua proposta - ha spiegato l'esponente del M5S - nell'auspicio di trovare medesima collaborazione e condivisione in futuro, quando riproporrò il tema specifico". Ipotesi, questa, sostenuta anche da Riccardi, che ha speso parole di elogio per quello che ha definito come "un segnale importante da parte di un'Aula che sta seguendo una strada che ci permette il lusso di non dividerci. Anche se mi riconosco nelle preoccupazioni per la sua difficile applicazione, l'atto – ha concluso - affronta la materia senza un approccio nostalgico, ma guarda a un fenomeno molto ampio e cerca di fornire risposte concrete. Questo provvedimento, dal valore politico alto, apre alla possibilità di affrontare i nuovi fenomeni che stiamo registrando nella nostra società con un approccio diverso rispetto al passato".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Friuli Venezia Giulia introduce lo psicologo di base

UdineToday è in caricamento