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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica Cercivento

Pubblicazione alle scuole: “Sameavin animes dal Purgatori – 1916 la decimazione di Cercivento"

Iniziativa della Provincia di Udine in collaborazione con il Comune di Cercivento

“Consegniamo questa pubblicazione alle scuole superiori della Provincia di Udine affinché i ragazzi, accompagnati dai docenti, conoscano e approfondiscano questa tragica vicenda di cui l’anno scorso è stato celebrato il centenario, una ferita ancora aperta risalente al primo conflitto mondiale e il cui ricordo è ancora vivo tra le popolazioni della Carnia. Auspichiamo, inoltre, che il Parlamento riprenda l’iter legislativo per la riabilitazione di questi alpini superando anche le perplessità relative ai contenziosi economici nei confronti dello Stato che il provvedimento, secondo alcune forze politiche, parrebbe implicare. Anche il presidente Matterella si è espresso a favore della riabilitazione ma è necessario l’atto del Parlamento (già adottato da altri Paesi europei), atto approvato all’unanimità alla Camera e poi stravolto al Senato con motivazioni assurde”.

Con queste parole, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini ha motivato l’iniziativa della ristampa della pubblicazione Sameavin animes dal Purgatori – 1916 la decimazione di Cercivento realizzata congiuntamente con il Comune di Cercivento e che sarà distribuita alle scuole superiori della Provincia di Udine. “Una ristampa importante per ricordare, portare avanti la memoria di questi ragazzi e tenere viva la fiammella della riabilitazione” ha detto il sindaco del comune carnico Luca Boschetti, ricordando le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale in ricordo dei quattro alpini con particolare riguardo alla cerimonia del 1 luglio, anniversario della fucilazione. A loro il Comune di Cercivento, nel 1996, ha dedicato un cippo, unico in Italia, dove le scolaresche locali vengono accompagnate il 4 novembre per onorarne la memoria, oltre alla consueta cerimonia dinanzi al monumento ai caduti. “Per noi questi ragazzi sono già stati riabilitati. Per noi sono alpini a tutti gli effetti tanto che davanti al cippo i bambini cantano l’inno d’Italia. E’ tempo di rendere loro giustizia– ha concluso Boschetti -: la parte politica e la giustizia militare si devono mettere d’accordo per chiudere una brutta pagina della prima guerra mondiale e per riconoscere alle famiglie l’onore di questi alpini”.

Il giornalista Luciano Santin ha ripercorso gli avvenimenti dal punto di vista storico ricordando i fatti nei dettagli e con vari particolari; ha ricordato le tre pubblicazioni che hanno approfondito la vicenda e le prese di posizione della politica a favore della riabilitazione nonché gli stravolgimenti apposti dal Senato alla legge approvata all’unanimità dalla Camera, modifiche che, di fatto, ne hanno bloccato l’iter. Tra queste, Santin si è soffermato sulla più grave: l’aver eliminato il concorso nazionale per le scuole chiamate a individuare l’epigrafe da collocare su una lapide al Vittoriano con la motivazione assurda che “si riporrebbe troppo affidamento nelle basi culturali di un adolescente”. Da qui l’esortazione di Santin ai docenti: “Fate conoscere questa storia ai ragazzi, fateli riflettere perché, qualunque sia la parte politica o civile verso la quale si rivolgeranno, scelgano sempre di rinunciare ai pregiudizi e di adoperare, anche se è faticoso, il loro senso critico di cittadini e non di sudditi”.

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