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Lingua Friulana

"Il Friulano non si tocca!", anche il centro destra regionale contro il senatore Menia

Polemiche in Fvg, da diversi fronti politici, per la proposta di Roberto Menia, Fratelli d'Italia, di una legge per dichiarare la lingua italiana come ufficiale. Il senatore ha detto: "Non serve insegnare il friulano nelle scuole"

Una proposta di legge costituzionale per riconoscere nella Costituzione l’italiano come lingua ufficiale dello Stato. Questa l'idea del senatore di Fratelli d'Italia Roberto Menia: "La lingua italiana come lingua ufficiale della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla". Con questo comma, il senatore FdI ha intrapreso la sua battaglia per l’identità nazionale attraverso l’unità linguistica. "L’obiettivo minimo è la prima frase - afferma il senatore di FdI -. Meglio se venissero inserite entrambe: la seconda l’ho copiata dalla Costituzione spagnola. Lo dico anticipando eventuali critiche". 

Le reazioni

Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico regionale. E le polemiche arrivano  dalla sinistra con le dichiarazioni del segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva che chiama in causa anche il presidente Fedriga. Parole dure anche dal consigliere regionale Pd Franco Iacop, il capogruppo del Pd, Diego Moretti e Cristiano Shaurli sempre del Partito Democratico.

Ma pure dal centro destra non sono mancati gli attacchi a questa proposta di legge. Dichiarazioni al vetriolo sono arrivate dal senatore e coordinatore regionale Lega Fvg, Marco Dreosto e da Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale

Liva - Pd

Il segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva ha detto: “Nel Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia si può giurare e si può intervenire in aula in italiano, friulano e sloveno. Ciò in virtù delle nostre culture linguistiche, della nostra storia sul tanto tribolato confine. E‘ una ricchezza, una libertà e una risorsa per i nostri figli, cui è chiamato a essere garante il presidente Fedriga: da lui mi aspetto una chiara presa di posizione anche come presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome”. Il segretario dem ricorda “l’orgoglio di usare pubblicamente il friulano manifestato nel tempo da tanti consiglieri regionali e anche attuali assessori” e si chiede se “sono d'accordo con Menia o hanno qualche imbarazzo. Perché noi – conclude - abbiamo anche qualche brivido”.

Iacop - Pd

"La lingua friulana, riconosciuta e tutelata dalla Costituzione e dalla legge ordinaria come lingua minoritaria, rappresenta anche attraverso il suo insegnamento nelle scuole un'apertura verso l'apprendimento generale dei nostri ragazzi e ragazze, in una visione multiculturale e di confronto e integrazione. Menia, con la sua proposta si oppone proprio a questa visione ed è bene che il presidente Fedriga, come massimo rappresentante della comunità regionale, insieme ai suoi assessori Roberti e Rosolen, prenda una posizione netta e chiara a tutela di tutte le lingue minoritarie". Lo afferma il consigliere regionale Pd Franco Iacop. E ancora, commenta Iacop, "Sono fuori luogo e preoccupanti le valutazioni che fa in merito all'insegnamento della lingua friulana nelle scuole. Tra l'altro, proprio in occasione dell'ultima conferenza regionale sulle lingue minoritarie è stato rafforzato, da parte dell'Arlef e alla presenza dell'assessore Roberti, l'impegno per l'insegnamento nelle scuole del friulano, anche attraverso la diffusione di nuovi e più efficaci strumenti di supporto alla didattica". Infine, conclude Iacop, "va inoltre ricordato, a Menia per primo, che l'insegnamento della lingua friulana viene richiesto dalla stragrande maggioranza dei cittadini della nostra regione".

Moretti - Pd

Si unisce alle polemiche anche il capogruppo del Pd, Diego Moretti, secondo il quale "le dichiarazioni del senatore Menia fanno tornare indietro di decenni il Fvg, una regione, la nostra, che è sempre stata avanti, pur nell'orgoglio delle proprie pluralità, verso culture nuove e diverse".

Shaurli - Pd

“Meglio se Menia si occupa del ponente ligure dov’è stato eletto. In Friuli Venezia Giulia non ci servono le sue ammuffite crociate contro le lingue minoritarie o minorizzate. Penso neanche a Zaia e ai 18 deputati della Lega che hanno appena presentato un progetto di legge per aggiungere il veneto tra le lingue storiche tutelate dalla legge 482/99, Fedriga chiarisca se è quella di Menia l’autonomia e il futuro che ha in mente per la nostra Regione”. Questo il commento del consigliere regionale Cristiano Shaurli (Pd). “Per fortuna nostra e sfortuna di Menia e Fratelli d’Italia – continua Shaurli - siamo in Europa le lingue minorizzate sono tutelate ovunque, sono considerate un valore aggiunto e non un panda da difendere. Proprio in questi giorni si è tenuto ‘Suns’, il festival della musica in lingua minorizzata che per una volta pone Udine e il Friuli al centro dell’attenzione europea sulla crescita e promozione moderna di queste lingue”.

Dreosto - Lega

In una nota il senatore e coordinatore regionale Lega Fvg, Marco Dreosto: “Nessuno tocchi il Friulano. Vorrei ricordare come le lingue minoritarie trovino la propria tutela nell’art. 6 della Costituzione italiana. La tutela e la promozione delle stesse, non solo è un diritto costituzionalmente garantito, ma è un fattore portante nelle società dove queste vengono parlate". E aggiunge: "Il Friulano ad esempio non può essere ridotto a sola lingua ma deve essere considerato uno strumento rinsaldante del popolo friulano, un elemento di unione per i tanti friulani all’estero e per la valorizzazione di quelle qualità umane e lavorative che hanno distinto il Friuli in Italia e nel mondo. Necessario inoltre mettere in atto - e non boicottare - tutte quelle azioni volte a salvaguardare e tramandare l’identità del popolo friulano permettendo e dando gli strumenti ai nostri giovani - anche attraverso l’insegnamento nelle scuole - di continuare a parlare in friulano per trasmettere quei valori e tradizioni tramandate dai nostri nonni e genitori".  E conclude: "Per cui, in linea con le politiche regionali, ben vengano allora anche più - e non meno - tutele e una maggiore promozione - anche nelle scuole come da art. 4 della L. 482/1999 - della nostra lingua friulana della quale siamo particolarmente orgogliosi e fieri.” 

Nicoli - Forza Italia

Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ha dichiarato: "Nessuna nostalgia per i nazionalismi novecenteschi. La valorizzazione delle peculiarità culturali costituisce un aspetto irrinunciabile per il Friuli Venezia Giulia, regione orgogliosamente autonoma. Quelle di Roberto Menia, parlamentare eletto in Liguria, sono parole fuori dal tempo”. Nicoli ha posto anche "l’accento sulla necessità di “promuovere le specificità territoriali, che arricchiscono i giovani nel loro percorso di crescita e maturazione anche a scuola. Non è ammissibile che qualcuno pensi di soffocare la nostra specialità a colpi di slogan nazionalistici. L’obiettivo è tendere verso un’Europa delle Regioni e questo percorso non può prescindere da una consapevolezza piena delle proprie radici e della propria identità”.

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